femminicidio

Merano, Sigrid Gröber massacrata di botte. L’esito dell’autopsia che ha portato in carcere Alexander Gruber

La Procura: «Lesioni incompatibili con una caduta accidentale». Dopo l’aggressione, la donna è rimasta al freddo: è morta per una crisi respiratoria



BOLZANO. Lesioni alla testa, al collo, fratture al torace e alla schiena provocate da calci e pugni. E’ stata massacrata Sigrid Gröber, la donna di 39 anni morta sabato notte all’ospedale di Merano dove era stata ricoverata poche ore prima.

A dirlo è l’esito dell’autopsia eseguita dal patologo incaricato dalla Procura di Bolzano, che inizialmente lo aveva tenuto riservato per non compromettere le indagini su un giallo che ora è ufficialmente un femminicidio.

In un comunicato diffuso questa mattina (23 febbraio) la Procura informa che dall’autopsia «è emerso che sul corpo della persona offesa sono state riscontrate molteplici lesività a livello del capo, collo, torace, arti superiori e inferiori tra cui plurimi fenomeni fratturativi coinvolgenti più elementi costali, a livello sia anteriore (torace) sia posteriore (dorso)».

« Le lesioni riscontrate, sia per entità sia per distribuzione sul corpo – prosegue la nota - sono risultate essere del tutto incompatibili con una caduta accidentale e sono dovute all’utilizzo di strumenti contundenti, quali pugni e calci».

«Le  lesioni, aggravate dalle condizioni di ipotermia in conseguenza del fatto che la persona offesa è rimasta esposta al freddo per un significativo lasso di tempo dopo l’aggressione, hanno portato ad una crisi respiratoria che ha determinato la morte della donna».

Sulla scorta di tali elementi, oltre agli altri elementi indiziari già a disposizione , la Procura ha presentato una richiesta di misura cautelare che oggi è stata accolta dal gip. 

Alexander Gruber, 55 anni, il custode della scuola alberghiera Kaiserhof di Merano, indagato per morte dell’amica Sigrid Groeber, è stato arrestato questa mattina da una pattuglia dei carabinieri su ordine di custodia cautelare firmato dalla giudice Elsa Vesco. Nell’abitazione del dramma ieri i carabinieri avevano anche sequestrato un paio di guanti da giardiniere parzialmente insanguinati.













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