Sanità

Medicina di montagna, “fondamentali presidi come i punti nascita e la pediatria di famiglia”

I vertici dell’Azienda sanitaria e la Provincia presenti al convegno “La medicina di montagna e il cambiamento climatico”



TRENTO. "Il nostro impegno come giunta provinciale va proprio nella direzione di garantire una sanità territoriale e accessibile che permetta alle nostre comunità di vivere i territori montani senza doversi spostare verso i centri principali e mantenere così i servizi essenziali per evitare lo spopolamento delle nostre valli”. Così l'assessora alla salute della provincia autonoma di Trento Stefania Segnana al secondo Convegno nazionale di medicina di Montagna "La medicina di montagna e il cambiamento climatico" al Paladolomiti di Pinzolo, organizzato dalla Società italiana di medicina di montagna (Simem), dalla Società italiana di medicina dei viaggi (Simvim), dalla Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), e patrocinato dall'Apss.

Hanno partecipato anche l'assessore al turismo Roberto Failoni e il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini. Per l'Apss erano presenti il direttore generale Antonio Ferro, la direttrice del dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali e il direttore della struttura di igiene e sanità pubblica delle Giudicarie e Rendena Antonio Prestini, al quale si deve anche la responsabilità scientifica del convegno.

Per Segnana, si legge ancora nella nota, "il direttore generale Apss Antonio Ferro ha parlato della ‘presenza di presidi e di servizi considerati fondamentali come i punti nascita, la medicina e la pediatria di famiglia’. Esigenze, queste, che l'Apss ha preso molto sul serio e ha tenuto ben presenti quando ha messo mano al suo nuovo assetto organizzativo, che prevede una forte articolazione territoriale suddivisa in dipartimenti, in vista di una maggiore prossimità e territorialità delle cure e della presa in carico dei pazienti".













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