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Maxioperazione antidroga all'uscita dell'A22: sequestrati dalla polizia 10 chili di hashish e 1 di cocaina

Bolzano, gli agenti hanno arrestato due corrieri. Uno era già finito in carcere per il tentato omicidio della moglie



BOLZANO. La scorsa notte un ulteriore duro colpo è stato inferto dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato nella costante azione di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti in Alto Adige.

Nella serata di ieri, infatti, gli investigatori della Questura di Bolzano, appartenenti alla Sezione Narcotici della Squadra Mobile, nel corso di uno specifico servizio notturno effettuato all’uscita del Casello Autostradale di Bolzano Sud e finalizzato al contrasto di sostanze stupefacenti sottoponevano ad un controllo di una VW Touran con a bordo O.K., cittadino marocchino di 45 anni, pluripregiudicato per reati contro la persona e spaccio di sostanze stupefacenti, che nel 2017 era stato arrestato, sempre dalla Squadra Mobile, per il tentato omicidio della moglie, accoltellata al termine di un litigio nella loro abitazione di Viale Europa e per il quale era stato condannato in via definitiva a oltre 9 anni di carcere.

O. K., dopo essere stato scarcerato, alla fine dello scorso mese di gennaio era stato colpito da un decreto di espulsione emesso dal questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, e quindi scortato presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria, a Roma, in quanto pluripregiudicato ed irregolare sul territorio dello Stato. Qui il Giudice di pace di Roma ne aveva disposto l’annullamento in quanto, secondo gli assistenti sociali, aveva “….intrapreso un percorso di riabilitazione ed integrazione…mostrando interesse e cercando di occuparsi dei figli…..”.

Durante il controllo della Touran gli Agenti della Sezione narcotici si accorgevano che l’auto che si trovava immediatamente dopo di questa – una Ford Escort di proprietà e con alla guida una donna, tale B. L., 42enne cittadina italiana di origini marocchine, attuale compagna di O.K. e residente in Veneto – faceva una brusca manovra di inversione ad “U” per poi rimettersi in Autostrada in Direzione Nord.

A questo punto un’altra Pattuglia della Polizia di Stato si metteva all’inseguimento di questo secondo veicolo, riuscendo poi a fermarlo in prossimità del Casello autostradale di Bolzano Nord, identificando la conducente per la summenzionata L. B..

Nel corso della successiva perquisizione effettuata sull’automobile della donna gli specialisti della Sezione Narcotici rinvenivano e sequestravano, occultati in un borsone nascosto nel portabagagli, 10 involucri contenenti, in totale, 10Kg. di hashish; nell’abitacolo, inoltre, veniva rinvenuta una busta di plastica con all’interno un involucro di nylon termosaldato contenente 1 Kg. di cocaina.

La droga, una volta immessa sul mercato e venduta al dettaglio, avrebbe potuto fruttare almeno 150.000 Euro.

A carico della coppia di spacciatori venivano altresì rinvenute e sequestrate banconote per un valore complessivo di oltre 1.000 Euro, ritenute provento dell’attività di spaccio.

Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, i due corrieri venivano dichiarati in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e associati presso le Case Circondariali di Bolzano e Trento

Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, pertanto, in considerazione di quanto emerso nel corso dell’operazione antidroga, ha emesso nei confronti dell’uomo un nuovo Decreto di Espulsione e, nei confronti della donna, la Misura di Prevenzione Personale del Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di ritorno nel Comune di Bolzano per un periodo di 3 anni. Tali Provvedimenti diverranno operativi all’atto della scarcerazione di entrambi.

“Altri 2 trafficanti individuati in Città ed arrestati, ed un altro consistente quantitativo di droga pronta per lo spaccio, sequestrato. Ciò a testimonianza di come il consumo di stupefacenti nella nostra Provincia rappresenti un fenomeno tutt’altro che occasionale, una vera e propria piaga che deve essere combattuta a tutti i livelli – ha sottolineato il questore Sartori –. Questo sforzo comune non può e non deve venir meno, e ciò non solo, come si è detto, per i devastanti effetti che gli stupefacenti producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, così come per l’indotto criminale che genera in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica”.













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