Marcialonga, studio del Cerism: lo sci di fondo fa bene alla salute
Indagine condotta su atleti over 65 a Rovereto e Predazzo (foto da marcialonga.it)
TRENTO. Si chiama «Marcialonga Science on elderly» l'indagine scientifica dedicata agli sportivi ultra sessantacinquenni e condotta nell'ambito della 46/a edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa, in programma domenica 27 gennaio. Il progetto è stato avviato dal CeRiSM (Centro di ricerca sport montagna e salute - Università di Verona), in collaborazione con il comitato Marcialonga.
Gli esperti hanno raccolto parametri correlati con la qualità della vita sulla popolazione over 65 partecipante alla ski-marathon trentina da parecchi anni, confrontando atleti fondisti, sedentari, atleti maratoneti ultra 65/enni, e verificando se i benefici di un allenamento costante e duraturo svolto con arti superiori ed inferiori siano maggiori di quelli derivanti da uno stesso tipo di allenamento ma svolto principalmente con gli arti inferiori.
L'ipotesi dello studio è che lo sci di fondo - come modello di attività fisica - oltre a richiedere resistenza, forza, coordinazione, flessibilità e prontezza di riflessi, coinvolgendo tutti i distretti corporei, rappresenti anche un'attività che apporta benefici alle persone che lo praticano per mantenersi attive durante tutto il corso della propria vita, sia rispetto ai sedentari sia a chi si impegna in attività sportive che richiedono un utilizzo limitato degli arti inferiori.
I test si sono svolti a Rovereto lo scorso dicembre e a Predazzo in questi giorni sui residenti fiemmesi e fassani e su soggetti provenienti dal centro Italia.