Marangoni, «sospesi» venti dipendenti
L’azienda non ha risorse per acquistare le materie prime, viaggia a ritmi bassi e sfrutta la flessibilità di ferie
ROVERETO. Tira una brutta aria in Marangoni. La crisi di liquidità accusata lo scorso autunno non è risolta, anzi, pare essersi aggravata.
Al momento, l’azienda produce circa un quarto rispetto alle proprie potenzialità, e la ragione non sono tanto le commesse che mancano, quanto le materie prime. In sostanza, l’azienda non ha sufficiente liquidità per acquistarle.
E' così che una ventina di dipendenti è stata sospesa dal lavoro fino a tutto giugno, per il momento sfruttando il meccanismo di scarico delle ferie. I ruoli dovrebbero essere a rotazione, anche per smaltire un numero superiore di giorni di ferie.