Mancano medici di base: ipotesi di incarichi ai professionisti in formazione

Verrebbero affiancati da “colleghi tutor”. Il tema al centro dell’incontro tra l’assessora Segnana e la neodirettrice della Scuola di formazione Giulia Berloffa



TRENTO. La carenza di medici di base è stata al centro dell’incontro di ieri pomeriggio (14 luglio) tra l’assessora alla Salute e politiche sociali Stefania Segnana, la dottoressa Giulia Berloffa, recentemente nominata direttore della Scuola di formazione specifica in medicina generale di Trento e la dottoressa Franca Bellotti, direttore del Dipartimento salute.

Si è parlato della necessità di definire alcune priorità da affrontare nei prossimi mesi, fra queste la principale è senza dubbio quella della cronica carenza di medici di base, soprattutto in alcune zone del Trentino, come nel resto d’Italia.
 

“Puntiamo molto sulla Scuola di medicina generale – ha detto l’assessora Stefania Segnana – perché sappiamo quanto la formazione e l’aggiornamento, anche tecnologico, siano fondamentali per un servizio al cittadino il più possibile efficace ed attento. Abbiamo posto le basi per una programmazione nuova della Scuola, che include, tra le nuove iniziative, anche la formazione dei medici delle Rsa e parallelamente stiamo lavorando per sviluppare nuove forme organizzative della medicina generale, con attenzione alla multiprofessionalità e all’attività integrata”.

Fra le varie ipotesi sul tappeto, quella di assegnare degli incarichi di medicina convenzionata ai medici in formazione, affiancati da medici di medicina generale tutor appartenenti alla Scuola.

L’obiettivo è ora quello di mettere in campo una serie di progetti strutturati che vadano oltre l’emergenza Covid e che passano anche da una modifica del regolamento e del programma formativo della Scuola di Medicina generale che sarà al centro di un confronto nelle prossime settimane.













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