I FONDI

Maltempo, in arrivo 85 milioni per far fronte ai danni causati dalla tempesta di ottobre

Sì della Commissione Speciale di protezione civile. La somma si aggiunge a quella di oltre 133.200.000 euro già stanziata



TRENTO. Oltre 85.600.000 euro è la cifra destinata al Trentino, per far fronte ai danni causati dal maltempo dello scorso autunno, contenuta nello schema di decreto sul quale la Commissione speciale di protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riunita ieri pomeriggio in teleconferenza e coordinata dal presidente Maurizio Fugatti, ha espresso il suo parere positivo. La somma si aggiunge a quella - per il Trentino di oltre 133.200.000 euro - già stanziata con il decreto firmato lo scorso 27 febbraio dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte.

«Per il Trentino - ha commentato Fugatti - è un buon risultato, che ci consente di lavorare bene per la ricostruzione. È il riconoscimento che i danni ci sono stati e anche che gli uffici provinciali hanno fatto un gran lavoro per quantificarli e certificarli e dimostrare la necessità di intervenire. È stato fatto quindi un importante lavoro tecnico».

 Lo schema di decreto su cui è stata raggiunta l'intesa, in sede di Commissione speciale di protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, proseguirà ora il suo iter, in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata a Roma questa mattina, e, sempre oggi a Roma ma nel pomeriggio, nella Conferenza Stato-Regioni, fino ad arrivare in seguito alla firma.

Con delibera del Consiglio dei Ministri dell'8 novembre 2018 era stato dichiarato lo stato di emergenza per i territori delle Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Siciliana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

Nel documento approvato ieri sono state inserite anche proposte di modifica al codice degli appalti, per gli aspetti riguardanti le somme urgenze e gli interventi di protezione civile, e la previsione di una norma che permetta l'assunzione di personale per far fronte alle necessità connesse alle attività legate alla ricostruzione. 













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