perfido

Mafia in Trentino, il prefetto: “La Comunità di Lona-Lases non sarà lasciata sola”

Santarelli: "Avviare un percorso di risanamento democratico"
IL RACCONTO Il processo Perfido e il No alla mafia in Trentino, grande partecipazione per l’evento con don Ciotti
LA SENTENZA Processo Perfido, 76 anni complessivi agli 8 imputati
IL VOTO Lona Lases rimane senza sindaco: quorum non raggiunto, resta il commissario



TRENTO. Comprendere bene gli avvenimenti che hanno colpito la zona del porfido per avviare un percorso di risanamento democratico con la collaborazione delle istituzioni, delle associazioni, dei comitati e della comunità locale.

Lo ha sottolineato il commissario del governo, Filippo Santarelli, intervenuto al Teatro comunale di Lona-Lases nel corso del dibattito pubblico "Infiltrazioni mafiose - Analisi e difesa del territorio per un futuro libero e democratico", organizzato dal commissario del governo e dal commissario straordinario Alberto Francini, che da un anno amministra il comune di Lona Lases, con la partecipazione della dirigente provinciale Laura Pedron.

Santarelli ha detto che la comunità non sarà lasciata sola e che l'impegno del suo ufficio e delle forze dell'ordine sarà massimo. Il prefetto - che ha fortemente voluto questo incontro - evidenzia una nota - ha molto apprezzato l'ampia partecipazione di cittadini, esponenti politici, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni e si è riproposto di ripetere l'iniziativa nel prossimo mese di gennaio.

Durante la serata - sottolinea ancora la nota - si è parlato delle infiltrazioni mafiose con particolare riferimento alla realtà locale, anche alla luce delle recenti risultanze processuali che, seppur parziali, essendo allo stato di primo grado di giudizio, hanno messo in luce in maniera analitica l'azione criminale della 'ndrangheta che ha infiltrato quel territorio.

"L'azione della magistratura, che attraverso le sentenze pone dei capisaldi in merito a questo genere di situazione e riduce il rischio di derive - è stato sottolineato - dev'essere accompagnata da un processo di partecipazione e impegno al fine di poter arrivare, nel caso di Lona Lases, ad un'amministrazione eletta dai cittadini”.













Scuola & Ricerca

In primo piano

l'allarme

Trento, il carcere scoppia. Aumentano anche le detenute

La garante provinciale Antonia Menghini: “Raggiunte più volte le 380 presenze”. Preoccupa pure la carenza dell'organico, in particolare di agenti di polizia penitenziaria. Nell'ultimo anno nella casa circondariale di Trento sono diminuiti gli atti di autolesionismo