Il fatto

Lutto nel mondo del giornalismo, morto a 57 anni Omar Monestier

Fatale un malore durante la notte mentre era a casa. Era il direttore del Piccolo di Trieste e del Messaggero Veneto, in passato era stato anche caporedattore alla redazione di Trento dell’Alto Adige



UDINE. Grave lutto nel mondo del giornalismo del Nord Est: è morto nella notte a soli 57 anni Omar Monestier, direttore dei quotidiani Il Piccolo di Trieste e Messaggero Veneto di Udine. Era stato anche caporedattore dell’allora edizione trentina dell’Alto Adige diretto da Fabio Barbieri, alla fine degli anni Novanta quando arrivò poco più che trentenne dopo aver contribuito alla nascita della Cronaca di Verona ed essere passato al Mattino dell’Alto Adige.

Fatale, per lui, un malore avuto nel corso della notte mentre era a casa.

Nato a Belluno il 23 settembre 1964, Monestier viveva a Moruzzo, in provincia di Udine, ma da quando aveva assunto la doppia carica si alternava tra Trieste e il Friuli. Prima di assumere la doppia carica, era stato dal 2012 direttore del Messaggero Veneto di Udine e Pordenone e anche direttore del Tirreno di Livorno, oltre che del Mattino di Padova. 

Gli esordi della sua carriera nel giornalismo erano stati alla redazione di Belluno del Gazzettino, sotto la direzione di Giorgio Lago, poi l’avventura nella Gazzetta delle Dolomiti.

«Ci ha lasciato prematuramente, in punta di piedi, un grande bellunese, un veneto Doc, un giornalista stimato in Veneto, ma anche in altre regioni d'Italia, in cui ha lasciato la sua impronta indelebile come il Friuli e il Trentino. Il tocco della sua penna non si può scordare, per la finezza, per la concretezza e per il rispetto e la ricerca della verità che hanno sempre contraddistinto i suoi articoli, elevandolo così anche ruoli direzionali e di alto livello». Sono le parole di cordoglio che il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rivolge per la scomparsa del giornalista e direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier, esprimendo vicinanza alla sua famiglia. «Monestier - ha aggiunto Zaia - ha lasciato il segno laddove è stato chiamato a scrivere: al Gazzettino sotto la direzione di Giorgio Lago, al Mattino di Padova come vicedirettore, alla Tribuna di Treviso e al Corriere delle Alpi di Belluno, la sua terra natia, come direttore. La sua esperienza, la sua carriera giornalistica, ha percorso le strade venete per approdare in Friuli e in Trentino. Direttore del Messaggero Veneto di Udine e Pordenone, direttore de Il Piccolo di Trieste. Leggere il suo curriculum vitae fa sgranare gli occhi per le innumerevoli esperienze che gli hanno fornito, nel tempo, ricchezza, preparazione, solidità e maturità nella scrittura. Ora abbandoniamoci al silenzio, al ricordo, alla testimonianza dei suoi scritti: fermiamoci un attimo e piangiamo una grande perdita per la cultura giornalistica veneta».

«Apprendo con profondo dolore la tristissima notizia dell'improvvisa e prematura scomparsa di Omar Monestier. Sono vicino si suoi cari e alle redazioni del Il Piccolo e del Messaggero Veneto», sono le parole del segretario del Pd Enrico Letta su Twitter.

«Profondo dolore per la scomparsa di un uomo di carattere, di profonda intelligenza e di grande correttezza, umana e professionale, che nella propria carriera di giornalista ha dimostrato di essere un grande direttore per le testate da lui guidate, a partire dal Messaggero Veneto e da Il Piccolo». È il pensiero espresso dal governatore del Fvg Massimiliano Fedriga. Fedriga ha espresso il «cordoglio di Regione Friuli Venezia Giulia alla famiglia di Monestier e alle redazioni», sottolineando «la grande professionalità che ha sempre contraddistinto il giornalista e rimarcato la sua capacità di dare una chiara impronta editoriale alle testate da lui dirette, avvicinando le redazioni al territorio e promuovendo un giornalismo serio e tempestivo, ma sempre basato sulla verifica dei fatti e la ricerca della verità». Il governatore ha evidenziato quanto Monestier «abbia saputo comprendere e trasmettere, attraverso il proprio lavoro, un territorio complesso come il nostro e abbia sempre lavorato per valorizzarlo, rivelandosi un attento e sempre originale interprete dalla realtà regionale. Il Friuli Venezia Giulia oggi perde un uomo di valore e un giornalista di razza».













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