Lupi, Ispra sperimenta le “quote di abbattimenti”. Fugatti: «Passo avanti»
Previste nel nuovo protocollo sperimentale per la gestione degli esemplari confidenti dopo le azioni di dissuasione. In Trentino 27 branchi e diversi esemplari in dispersione
TRENTO. "Il nuovo protocollo sperimentale per l'identificazione e la gestione dei lupi urbani e confidenti curato dall'Ispra rappresenta un passo avanti fondamentale nella gestione della presenza del lupo. Anche in Trentino. Il documento stabilisce infatti, per la prima volta, delle quote di abbattimento anche su base provinciale, sulla base della consistenza della presenza del predatore sul territorio, al pari di quanto stabilito lo scorso anno per gli orsi attraverso la nostra legge provinciale". Lo dice il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.
Nel protocollo Ispra si stabilisce per la prima volta delle quote di abbattimenti anche su base provinciale. E per il Trentino si potrebbero prelevare tra i 3 e i 5 esemplari all'anno.
Tre i passaggi prima dell'abbattimento: la rimozione di ciò che attrae i lupi verso i centri abitati; poi devono esserci delle azioni di dissuasione. Infine, andate "a vuoto" le prime due operazioni, c'è l'abbattimento.
"Anche per i lupi (in Trentino contiamo 27 branchi e diversi esemplari in dispersione) l'abbattimento non è un tabù, e il protocollo fornisce indicazioni utili per capire quando sia necessario intervenire e quando, invece, sia possibile evitare tale misura. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di introdurre strumenti più efficaci per tutelare la sicurezza delle nostre comunità e delle attività economiche legate alla montagna, come l'allevamento e il turismo. La possibilità di intervenire con l'abbattimento di esemplari confidenti, ovvero quelli che perdono la naturale diffidenza nei confronti dell'uomo, è una misura che può contribuire a ridurre i rischi e a garantire una coesistenza più equilibrata. Continueremo a lavorare affinché le esigenze del nostro territorio vengano ascoltate e rispettate", conclude Fugatti.