Fauna

Lupi avvelenati a Levico, la Lav: «Provincia responsabile di soluzioni fai da te»

L'associazione animalista: «Aggiorneremo l’esposto inviato alla Commissione Ue. Dall’assessore Failoni parole di circostanza, non c’è impegno contro il bracconaggio»



TRENTO. I quattro lupi trovati morti a Barco di Levico Terme, secondo le prime ipotesi del Corpo forestale uccisi da un potente veleno, e il commento dell'assessore provinciale al turismo e alla caccia Roberto Failoni hanno innescato la reazione della Lav, Lega anti vivisezione. "Mentre da Fugatti non è giunto alcun segnale di consapevolezza circa quello che succede a 'casa sua', la dichiarazione di Failoni è di una banalità disarmante, ha i toni di un compitino che un alunno delle elementari ha scritto contro voglia", ha attaccato Massimo Vitturi, responsabile Area animali selvatici Lav.

Secondo l’associazione animalista, la Provincia è "la prima indiziata nell'aver creato un clima sociale predisposto alle soluzioni 'fai da te'". "Di fronte a questo drammatico e intollerabile evento, la Provincia di Trento non ha trovato parole migliori, di quelle pronunciate dall'assessore Failoni: 'Il bracconaggio è illegale e non appartiene alle comunità che vogliono ritenersi civili'. Parole di circostanza, vuote di qualsiasi impegno nel contrasto del bracconaggio e verso la tutela dei grandi carnivori, come richiesto dalle norme nazionali e internazionali", ha insistito Vitturi. Che ha parlato anche di "far west istituzionale", puntando il dito contro il presidente Maurizio Fugatti, cui è stato contestato di aver "coltivato il consenso politico attraverso l'attacco continuo nei confronti di orsi e lupi".

La Lav ha ricordato di aver presentato la scorsa un esposto alla Commissione Europea contro la Provincia per la violazione dell'articolo 12 della Direttiva Habitat che impone di attivare misure efficaci di prevenzione e tutela di orsi e lupi: "Quanto accaduto a Levico andrà ad aggiornare il già corposo fascicolo presentato dall'associazione in risposta del quale si potrebbe a breve avviare una procedura d'infrazione contro lo Stato italiano e la Pat", ha ricordato Vitturi. Giusto la scorsa settimana, il dirigente del Servizio faunistico ha firmato due determine per l'indennizzo a una decina di persone che avevano lamentato danni sulla base della normativa relative alle azioni di orsi bruni, lupi o linci: la liquidazione complessiva ammonta a poco più di 4.500 euro.













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