l’indagine

Lotta al caporalato in Trentino, controllate 114 aziende: sanzioni per 45 mila euro

I carabinieri, in collaborazione con ispettori del lavoro e Apss, hanno riscontrato 17 posizioni lavorative irregolari



TRENTO. Si è conclusa l’attività straordinaria di controllo avviata dai carabinieri del Comando Provinciale di Trento finalizzata al contrasto del fenomeno dello sfruttamento lavorativo e della insorgenza di possibili forme di “caporalato”, presente in diversi ambiti produttivi e che sovente si concentra nel settore primario, specie nella stagione appena conclusasi, durante la quale si intensifica l’attività nelle campagne per via della vendemmia e della raccolta di mele, andando a colpire lavoratori con caratteristiche individuali differenti, ma accomunati da situazioni di vulnerabilità economica e sociale.

I controlli dei carabinieri, effettuati in stretta sinergia e con il fondamentale supporto degli ispettori del Servizio Lavoro della Provincia Autonoma e della Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Uopsal) dell’Apss, volti a verificare il rispetto della legislazione in materia di emersione del lavoro irregolare e in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, hanno interessato 114 aziende e consorzi agricoli.

Nel corso delle operazioni di controllo sono state identificate 619 persone.

All’esito delle attività sono state riscontrate 17 posizioni lavorative irregolari comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo superiore ai 45.000 euro.

(foto tema Ansa)













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