Consiglio regionale

Le opposizioni in Regione: “Via Savoi dall’ufficio di presidenza o non voteremo”

Le minoranze a Svp e Lega tornano sul caso delle offese sessiste del consigliere leghista: “Smarcarsi da ogni linguaggio violento”



TRENTO. "Se Svp e Lega non procederanno a sostituire il consigliere Savoi all'Ufficio di presidenza, non parteciperemo al voto di una presidenza che non si smarchi inequivocabilmente da ogni violenza e offesa sessista". Così in una nota i consiglieri regionali di opposizione in vista della staffetta alla guida della Regione tra Arno Kompatscher e il trentino Maurizio Fugatti.

Le opposizioni si riferiscono alle offese sessiste che lo scorso marzo erano state rivolte dal leghista Alessandro Savoi, consigliere regionale e allora presidente della Lega Salvini Trentino, contro le colleghe Alessia Ambrosi e Katia Rossato, definite “t...e” per il fatto di essere passate dalla Lega a Fratelli d’Italia.

"Come molte consigliere e molti consiglieri hanno fatto presente nella seduta di aprile - si legge nella nota - l'avvicendamento di presidente e vice presidente del Consiglio regionale è l'occasione per sostituire anche il membro dell'Ufficio di presidenza, Alessandro Savoi (Lega Salvini), che si era espresso pubblicamente con parole intollerabili sulle sue colleghe Alessia Ambrosi e Katia Rossato (che sono passate dalla Lega a Fratelli d'Italia). Dopo questo fatto 16 consiglieri regionali avevano invitato Savoi a dimettersi dalla sua mansione, visto che come segretario questore rappresenta ufficialmente l'intero Consiglio regionale. Nella seduta di aprile Savoi ha dichiarato che non intende assolutamente dare le dimissioni. Così la questione è ora in mano alla maggioranza politica". 

"L’odio non è un’opinione - scrivono 23 consiglieri –  La violenza inizia dalle parole. Le dichiarazioni di intenti sulla violenza contro le donne non possono escludere le istituzioni stesse di cui facciamo parte. Per questo noi, che rappresentiamo un terzo del Consiglio Regionale, sin d’ora dichiariamo che, se Svp e Lega non procederanno a sostituire il consigliere Savoi all’Ufficio di Presidenza, non parteciperemo al voto di una Presidenza che non si smarchi inequivocabilmente da ogni violenza e offesa sessista”.

Seguono 23 firme: Myriam Atz-Tammerle, Lucia Coppola, Riccardo Dello Sbarba, Peter Faistnauer, Sara Ferrari, Brigitte Foppa, Sven Knoll, Paul Köllensperger, Andreas Leiter Reber, Alessio Manica, Alex Marini, Diego Nicolini, Alessandro Olivi, Alex Ploner, Franz Ploner, Sandro Repetto, Maria Elisabeth Rieder, Ugo Rossi, Hanspeter Staffler,Giorgio Tonini, Josef Unterholzner, Paolo Zanella, Luca Zeni.













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