Le Acli: «Andate a votare». Le priorità: salario minimo, ambiente e difesa della Costituzione
L'appello dell’associazione in vista del 25 settembre: tutela dei più deboli, no a misure che discriminano come i 10 anni di residenza
TRENTO. Il primo appello delle Acli trentine è ai cittadini: «Il 25 settembre andate a votare». «In questa situazione è necessario ristabilire un patto di responsabilità fra eletti ed elettori e questo passa anche attraverso l’invito a tutti i cittadini e cittadine ad andare a votare». Crisi e tutela dei più deboli, ambiente, autonomia e Costituzione sono le priorità indicate ai candidati al parlamento.
«La guerra alle porte dell’Europa e le tante incognite legate al post pandemia, alla crisi economica e sociale richiamano l’urgenza di una visione politica ad ampio raggio, in grado di cogliere con responsabilità le sfide del nostro tempo». Le Acli chiedono pertanto a tutti i candidati di «assumere uno sguardo globale sulle problematiche che dovremo affrontare nel prossimo futuro, facendosi carico di risposte altrettanto concrete e responsabili costruendo le premesse per un “governo dei problemi” all’altezza della gravissima situazione economica e sociale del nostro paese».
In tema di contenuti le Acli si schierano dalla parte dei più deboli, di coloro che sono più colpiti dalla crisi economica e dai vertiginosi rincari di questo periodo.
«La crisi energetica è e sarà sempre più anche crisi economica, occupazionale e sociale. La transizione verso le rinnovabili, il risparmio energetico e un programma provvisorio adeguato per superare questa fase difficile sono pertanto indispensabili. L’inflazione erode i risparmi ed il potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni. In questo contesto torna di grande attualità la fissazione di un salario minimo, necessario per garantire la dignità della persona oltre che del lavoratore».
Le Acli ribadiscono il loro no «a quelle posizioni che propongono forme di discriminazione, come nel caso dei 10 anni di residenza per l’ottenimento del “bonus bebè” (introdotto in Trentino dalla giunta Fugatti ma bocciato dal giudice, ndr) «e di tutte le proposte che tendono a costruire nuovi muri e nuovi fossati nei confronti di coloro che fuggono da guerre, conflitti, carestie e crisi sociali».
L’appello al voto riguarda inoltre la difesa dei principi costituzionali «così come definiti nella Carta approvata nel dopoguerra» e «la difesa dell’Autonomia provinciale nel quadro regionale, euroregionale ed europeo con il rafforzamento del processo di integrazione e di tutte le istituzioni comunitarie»: «L’Europa, ne siamo profondamente conviti, è il solo ambito per affrontare e risolvere le emergenze di oggi», scrivono nel documento.
Attenzione inoltre all’emergenza ambientale. Sono necessari passi concreti sulla via della transizione ecologica e della riconversione ecologica dell’economia a partire dalle comunità energetiche.
Le Acli auspicano infine che queste elezioni politiche sollecitino un profondo dibattito fra i cittadini e la società trentina per rilanciare il valore della comunità e dell’Autonomia anche in vista delle elezioni regionali del prossimo anno così come prefigurato dal percorso “In Movimento” inaugurato nella primavera scorsa.