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Violenza sulle donne, intenso monologo all’auditorium

LAVIS. «Bisogna partire dalle scuole. Dalla cultura e dall’educazione. Far capire agli uomini che le donne non si possiedono». L’appello di una donna fra il pubblico rimbomba nell’Auditorium, mentre...



LAVIS. «Bisogna partire dalle scuole. Dalla cultura e dall’educazione. Far capire agli uomini che le donne non si possiedono». L’appello di una donna fra il pubblico rimbomba nell’Auditorium, mentre la gente si sta già alzando, allacciando i cappotti prima di uscire nel freddo della domenica sera a Lavis. Ogni 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ormai da qualche anno il Comune e la biblioteca organizzano un incontro a teatro per riflettere sulla tragedia di tante vite spezzate. Ma la violenza sulle donne non sono solo i grandi episodi di cronaca nera, che pure interessano anche il Trentino. Sono i soprusi di ogni giorno. Le umiliazioni. Le lame invisibili dei torti psicologici. Non cose lontane, ma vita quotidiana per tante donne. Ed è così difficile - citando Maria Montessori - capire che l’angelo che avevi accanto si è ormai trasformato in qualcos’altro. Lo ha detto Franca Gamberoni, storica coordinatrice dell’Associazione laica famiglie in difficoltà, al termine di uno spettacolo intenso: un monologo di e con Gelsomina Bassetti. Protagonista una donna sospesa tra allucinazioni e realtà, appesantita da una vita segnata in gioventù dalla violenza. (d.e.)













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