Ultimata la paramassi a difesa dell’abitato di Sarche
Sarche. Nonostante la pandemia si stanno terminando in queste settimane, come da cronoprogramma, i “Lavori di mitigazione del rischio da caduta massi dal versante a monte dell’abitato di Sarche”, in...
Sarche. Nonostante la pandemia si stanno terminando in queste settimane, come da cronoprogramma, i “Lavori di mitigazione del rischio da caduta massi dal versante a monte dell’abitato di Sarche”, in gran parte progettati, finanziati e realizzati dal Servizio prevenzione rischi della Provincia, mediante la costruzione di una barriera a difesa dell’abitato di Sarche e di un tratto della Gardesana S.S. 45 bis.
Un progetto partito nei primi anni ‘90 con la costruzione di un vallo paramassi, a cura dell’allora amministrazione comunale di Calavino (costo pari agli attuali 224.370 euro) a difesa della nuova scuola elementare, della materna e del nuovo campo sportivo e delle successive realizzazioni (parco giochi, stand feste Pro loco, casa sociale ex-Baracca e bocciodromo). Negli anni successivi la pericolosità della caduta massi dalle pareti del Dain Picol si era avvertita verso l’uscita nord del paese: in più occasioni si era verificato il distacco di grossi massi, che fortunatamente solo in un caso raggiunsero la statale, procurando un incidente senza gravi conseguenze. Il pericolo incombente aveva determinato anche l’emissione temporanea di un’ordinanza dell’allora sindaco riguardante il divieto di accesso alla Ferrata Pisetta. Il 5 maggio 2008, a seguito dell’ennesimo crollo di massi rocciosi fermati dalla fitta vegetazione ai piedi del Dain, lo stesso sindaco aveva investito il Servizio prevenzione rischi di predisporre la progettazione, il finanziamento e l’affidamento dei lavori per il completamento dell’opera. A seguito di sopralluoghi e di un’articolata perizia geologica della Provincia si cominciarono ad individuare le modalità progettuali e nell’ottobre del 2016, dopo la volata per il brillamento di circa 70 metri cubi di roccia dei “3 denti” della “placca 3”, iniziò il primo lotto con la sopraelevazione da 5,30 a 8 metri del paramassi realizzato nel 1991 dal Comune di Calavino, consistente nella costruzione di due tomi in terre armate e rinforzate, onde mitigare il rischio da caduta massi nell’area più sensibile (scuole e servizi socio/sportivi) per una spesa complessiva di 758.106 euro (Impresa Burlon, ribasso 24,62%).
All’inizio del 2019 il via alla secondo lotto con la realizzazione del tomo 3 lungo 230 metri e del tomo 4 lungo 220 metri sempre in terra rinforzata, eseguiti in continuità con il rilevato del primo lotto per una spesa di 1.526.886 (impresa Lago Rosso con un ribasso del 24,70%).
La seconda fase è stata caratterizzata da una maggiore complessità e l'unica variante autorizzata è collegata alla rimozione del materiale presente a monte del primo lotto funzionale. Complessivamente l’opera, compreso il paramassi iniziale, è costata poco più di 2 milioni e mezzo di euro. Mancano ancora alcune rifiniture (cancelli di accesso e alcune piantumazioni), però ciò che conta per la popolazione di Sarche e per gli utenti della statale è il sollievo per il superamento di un pericolo sempre in agguato.
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