Tagesmutter, “tetto” ridotto a 100 ore-mese 

Cavedine, il pacchetto di novità sulle politiche familiari hanno acceso il dibattito in consiglio comunale



CAVEDINE. Riguardo all’ultimo consiglio comunale di Cavedine la sindaca Maria Ceschini fa il punto riguardo ai provvedimenti adottati a partire dal nuovo regolamento di contabilità, necessario per armonizzare la contabilità comunale alle direttive provinciali in tema di finanza comunale. Il testo proposto è stato elaborato su una bozza predisposta dal Consorzio dei Comuni, discussa ed approfondita a livello intercomunale dai responsabili del servizio ragioneria (voto unanime del consiglio); sulla stessa falsariga è stato approvato ad unanimità l’apposito regolamento per le spese di rappresentanza.

Il punto che ha evidenziato una certa discrepanza fra maggioranza ed opposizione ha riguardato il pacchetto di disposizioni riguardanti le politiche familiari, in particolare l’assegno di natalità e il contributo per il servizio di Tagesmutter. Su segnalazione della Provincia in sede di rendicontazione (esercizio 2017), è emersa la necessità di un maggior bilanciamento dei sussidi a favore dell’assegno di natalità rispetto a quello erogato per le Tagesmutter; di conseguenza si è ridotto da 130 a 100 ore mensili il tetto massimo per ciascuna richiesta e di 1 euro il compenso orario (ossia prima da euro 6 - euro 6,60 ad euro 5 - euro 5,60). Per quanto riguarda il Comune di Cavedine il numero di utenti, che hanno utilizzato il servizio di Tagesmutter è stato di 8 famiglie, di cui solo 2 hanno superato il tetto delle 100 ore con una media di utilizzo mensile del servizio per il 2017 di 40 ore mensili. Evidentemente i risparmi derivati saranno utilizzati prevalentemente a sostegno dell’assegno di natalità, che nel 2017 è stato utilizzato da 23 famiglie. La proposta è stata approvata con i soli voti della maggioranza; contraria la minoranza.

L’approvazione della modifica regolamentare comporterà di conseguenza una maggiorazione dell’assegno di natalità da un minimo di 100 euro ad un massimo di 150 euro, pertanto i nuovi sussidi per la nascita di un figlio partiranno da un minimo di 400 euro ad un massimo di 550 euro. Su quest’ultima proposta anche la minoranza si è espressa per il sì. Infine è stata approvata una modifica del regolamento di acquedotto per la possibilità di emettere più fatturazioni per il pagamento dei consumi annuali. Modifica motivata dalla necessità di garantire all’amministrazione una maggiore liquidità nel corso dell’esercizio finanziario e dall’altra di diluire per l’utente su più rate il pagamento del ruolo. Proposta quest’ultima non condivisa dalla minoranza, che ha votato contro. (m.b.)













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