«Sia flottante il nuovo pontile al lago Santo»
Cembra. Torna a farsi sentire il Comitato per la salvaguardia del lago Santo. Questa volta ha indirizzato al Comune, ai Servizi della Provincia e ai Bacini montani una lettera nella quale evidenzia...
Cembra. Torna a farsi sentire il Comitato per la salvaguardia del lago Santo. Questa volta ha indirizzato al Comune, ai Servizi della Provincia e ai Bacini montani una lettera nella quale evidenzia le criticità e i pericoli che possono compromette l’integrità del lago Santo sui previsti lavori nell’area di balneazione compresi nel “Progetto di valorizzazione turistico ambientale”. Per questo ha ribadito la necessità di prendere in considerazione la proposta di un pontile mobile flottante, al posto del pontile fisso come già fatto notare nella seconda diffida dello stesso Comitato di salvaguardia e da Italia Nostra, per la presenza di “Cyperus flavescens” nell’area di balneazione.
Il Comitato chiede agli enti citati, ognuno per la propria competenza, prima di tutto alla giunta comunale di Cembra-Lisignago, di non sottovalutare quanto citato nell’analisi predisposta dal geologo Matteo Rinaldi sulle: “Indagini geoelettriche e sismiche a contributo della modellazione geologica per la realizzazione del pontile in legno” che mette in luce molti aspetti critici.
Tra le criticità, il tecnico fa presente che: “Purtroppo le tecniche sismiche non sono riuscite ad interpretare i terreni al di sotto dello specchio lacustre” e che “Peculiarità geologica è la presenza di una faglia, cioè un elemento di frattura importante nell’ammasso roccioso, che solca l’impluvio dell’emissario rio Mercar, attraversa il lago Santo e prosegue in direzione NNW verso la località Lagabrun ”. Inoltre: “Nella carta delle risorse idriche (3° aggiornamento, 12.10.2018) tutto il territorio del lago Santo è vincolato per l’area di protezione idrogeologica di due sorgenti a scopo idropotabile (cod. 9618 e 8549), di un pozzo cod. 20433 derivazioni idriche)”. Ed ancora: “Il quadro degli strumenti del governo del territorio sopra illustrati evidenzia quindi che il settore del lago Santo presenta una serie di vincoli e di penalizzazioni che dovevano essere presi in maggiore considerazione in sede di progettazione e che devono pertanto obbligare ad un monitoraggio e a un attento controllo in corso d’opera. Deve essere quindi tutelato il bene idrico, sia come corpo superficiale che come risorsa sotterranea”. Fa altresì presente che: “L’esecuzione dei micropali metallici iniettati con miscela cementizia, per oltrepassare i due orizzonti sciolti (riporto e depositi soffici limo argillosi) e raggiungere il substrato roccioso, ha un impatto decisamente consistente”.