Mezzolombardo. Lungo un tratto della vecchia strada, da tempo chiusa, che dalla Rocchetta portava a Mezzolombardo recentemente massi e pietre presenti sul percorso sono stati colorati. L’azione non è firmata né spiegata, ma su Facebook Rudi Zanotti ha dichiarato che questa è una sua provocazione artistica.

«Ho fatto questo per dare colore alle cose dimenticate, come questi sassi che sono caduti da un bel periodo» ha commentato l’artista della Val di Non, che intende l’arte come un modo per suscitare pensieri nuovi e riflessioni.

La vecchia “strada delle roste”, che un tempo permetteva di far defluire il traffico indirizzato verso Mezzocorona decongestionando il flusso su Mezzolombardo, è da anni abbandonata. Il suo utilizzo avrebbe necessitato di un ripristino con un ampio lavoro di disgaggio delle pareti rocciose che affiancano gran parte del tracciato, operazione dai costi alti. Il progetto fu abbandonato e la viabilità fu poi migliorata con la costruzione della galleria che porta verso Trento. Ma questa strada lungo il fiume Noce - chiusa a nord da una sbarra e aperta a sud - viene comunque costantemente percorsa da ciclisti, corridori, camminatori e pescatori, fra i quali qualche nostalgico che ancora spera in una sistemazione e riapertura.

Rudi Zanotti, che si occupa di artigianato e di forme d’arte con note simboliche, ha reso colorato un tratto del percorso per renderlo poetico, per incuriosire e stupire. L’artista di Denno non è nuovo alle provocazioni, nel 2017, ad esempio, posizionò quattro bare colorate in alcuni punti del suo paese nell’intento di dichiararne la “morte”, o forse il mortorio; in quel caso l’azione non venne gradita e le bare furono sgombrate a causa del disappunto provocato ai paesani. Nel caso dei sassi colorati, in internet Rudi ha ricevuto solo commenti positivi.