Padre Stefano: «L’oratorio non andrà a morire»

Lavis. «Il lavoro è stato fatto e ora bisogna solo crederci». Padre Stefano Lacirignola non è solo uno degli ultimi tre padri canossiani che fra un mese lasceranno definitivamente Lavis. È sopratutto...



Lavis. «Il lavoro è stato fatto e ora bisogna solo crederci». Padre Stefano Lacirignola non è solo uno degli ultimi tre padri canossiani che fra un mese lasceranno definitivamente Lavis. È sopratutto il più giovane: ha da poco compiuto 34 anni. In un certo senso, negli ultimi anni è diventato il punto di riferimento e l’educatore per tanti ragazzi che hanno frequentato l’oratorio, il Grest e i campeggi a Dimaro. Cosa succederà dopo il suo addio a Lavis?

La risposta l’ha detta pubblicamente, nell’incontro di lunedì sera di cui vi abbiamo riferito sul giornale di ieri. «In questi anni abbiamo lavorato tanto e abbiamo visto che ci sono proposte di una certa profondità spirituale, anche al di fuori dell’oratorio – ha detto –. Guardiamo con speranza al fatto che i giovani siano riusciti a stringere dei legami, ad esempio collaborando con la Caritas. Ma anche al fatto che ci sono stati dei campeggi, quest’estate, senza la presenza dei canossiani ed è andato tutto bene. Tutto si può fare, con l’impegno delle persone che hanno voglia di fare, senza dover primeggiare per forza».

«L’associazione Noi che si occupa dell’oratorio ha un direttivo di 14 membri - ha detto ancora -. Sono tutti segnali di speranza che ci fanno dire che i padri se ne vanno via, ma l’oratorio non andrà a morire, perché ci sono persone che ci credono. L’importante è non scoraggiarsi e fidarsi delle persone indicate dalla comunità». D.E.













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