Mezzocorona. Sono un gruppo di circa trenta coscritti classe 2001 di Mezzocorona, che quest’anno hanno accettato l’invito in busta chiusa alla quinta edizione dell’attività “Amici in comune” di oggi in municipio. Dopo il primo incontro pure in municipio e i successivi allo spazio giovani, è stato scelto l’argomento Social Network. Un tema attuale, nato con loro, che dalle spiegazioni di Alessia, Virgina, Giada, Giorgia, Alessandro, Alain (i coscritti alla presentazione di martedì sera) è stato scelto per cercare di dare un’impronta personale all’uso corretto dei moderni mezzi d’informazione, comunicazione e ormai anche socializzazione. «Vorremmo anche dare una mano alle nuove generazioni, su come vedere i social in maniera critica e positiva - hanno spiegato i neo maggiorenni -, cioè non credendo a tutto ciò che viene postato sul web. Ma cercando di far sviluppare una coscienza critica». Stesso copione degli anni scorsi: i ragazzi verranno accolti alle 14.45 dai saluti delle autorità e dalla presentazione della presidente del consiglio comunale. Verso le 16.30 una breve pausa e poi via con il laboratorio delle testimonianze attive. Per l’occasione, i 2001 hanno invitato il comitato giovani ed alcuni ragazzi, che gli anni scorsi hanno partecipato a questo progetto e ancora oggi collaborano con gli Spazi Giovani Rotaliana. Dopo il rinfresco e la cena, preparata e servita dal comitato giovani nell’ex sede dei vigili del fuoco, spazio alla festa a tema. «Abbiamo scelto come dovremo essere vestiti ed il menù - concludono i cinque rappresentanti -. Però possiamo solo dire di aver puntato sui colori e organizzato dei giochi a tema social». Dunque, prosegue il progetto “Noi… cittadini attivi”, promosso dagli Spazi Giovani Rotaliana, in collaborazione con i comuni. Dopo le attività con i coscritti classe 2001 di Mezzolombardo, Roveré della Luna e quest’anno anche Terre d’Adige, toccherà ai neo maggiorenni di Mezzocorona capire il senso di questa giornata di cittadinanza attiva. Il cui scopo, ricalcando le parole dell’assessore alle politiche sociali Monika Furlan, è accoglierli nella comunità adulta. «Siamo convinti che ad ogni età - ha detto - ognuno, in qualche modo, possa essere cittadino attivo per la propria comunità». D.B.