Nuovo quesito per il referendum sui tigli 

Mezzolombardo, il comitato non molla la presa e ora si aspetta il vaglio del consiglio. Amadio: «Non possiamo arrenderci»


di Marco Weber


MEZZOLOMBARDO. Il comitato “Sotto i tigli” non demorde. Nonostante il sindaco Girardi abbia annunciato pubblicamente che a breve partiranno i lavori di sistemazione di via Degasperi e nonostante il referendum popolare tra i cittadini della borgata sia stato bocciato, il comitato ha depositato negli uffici comunali un nuovo quesito affinché venga vagliato dall'amministrazione comunale. La speranza ovviamente è che questo nuovo quesito, modificato rispetto al precedente che non era stato accettato né dall'amministrazione comunale né dal difensore civico Daniela Longo, superi le maglie della burocrazia e arrivi fino al giudizio dei cittadini. Le firme raccolte stavolta sono state una sessantina (ne bastavano cinquanta, per la ripresentazione) che sono stato raccolte con facilità.

Ora nel prossimo consiglio comunale si saprà se Girardi e i suoi accetteranno la consultazione popolare, cosa per niente probabile, o se il comitato dovrà ricorrere nuovamente al difensore civico. Opzione quest'ultima che il comitato ha già messo in preventivo. Il motivo per cui il quesito precedente non era stato accettato è che non rispettava i canoni richiesti dall'articolo 4 del regolamento comunale. Con l'apporto dei suoi esperti, il comitato ha modificato quello che c'era da modificare e ora riparte alla carica. «Non possiamo arrenderci - afferma Luca Amadio, rappresentante del comitato -, è un nostro dovere verso gli oltre mille cittadini che hanno firmato la nostra richiesta di referendum». Nei giorni scorsi, come riportato dal Trentino, Girardi ha annunciato che è partito l'appalto per i lavori di sistemazione del marciapiede di via Degasperi, quindi evidentemente lui ed i suoi hanno già messo in disparte la questione referendum. Lavori che peraltro dovrebbero iniziare «entro l'autunno», quindi entro pochi giorni, per i quali, ha sottolineato Girardi «è arrivato un contributo della Provincia di 473.000 mila euro».

Ma il comitato non molla e rilancia. Intanto in paese e sui social network, Facebook su tutti, la questione referendum vede com'è ovvio pareri discordanti. C'è chi ritiene la battaglia del comitato “Sotto i tigli” più che opportuna, ma c'è anche chi ritiene sia ora di procedere con i lavori di sistemazione del marciapiede perché, questo è l'assioma, la sicurezza è più importante dei tigli. Il comitato da sempre afferma che la sicurezza è anche una sua priorità, ma che può essere raggiunta anche non abbattendo i tigli.













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