«Non siamo l’ottava provincia veneta»
Denis Paoli, 31 anni di Mezzocorona, neoconsigliere per la Lega: «L’Autonomia non si tocca, sempre tra la gente»
ROTALIANA. «Difenderemo l’Autonomia contro tutto e tutti. E continueremo a stare tra la gente per capire quali sono le sue reali esigenze. E a chi dice che ormai il Trentino è diventato l’ottava provincia del Veneto dico che si sbaglia, e di grosso». Parola di Denis Paoli, 31 anni, neo consigliere della Lega, rotaliano doc, militante di lungo corso, nonostante la giovane età, della Lega.
In Rotaliana, tra voi e la Civica Trentina (che ha eletto Rodolfo Borga), avete fatto il pieno. Come se lo spiega?
«Perseveranza e coerenza da parte di tutti i militanti. E, ovviamente, mia, in prima persona. E’ questo che ci ha fatto vincere. E’ da un quindicennio che sono a disposizione della gente, e in mezzo, ascoltando le problematiche e cercando di risolverle, in tempi brevi. In questi anni abbiamo fatto battaglie importanti».
In consiglio lavorerà soprattutto a favore della Rotaliana?
«Adesso dobbiamo organizzarci come gruppo, siamo in 13. Per cercare di capire quali tematiche affrontare. Ovviamente, il mio primo pensiero è quello di andare ancora una volta sul territorio, realtà per realtà, non solo in Rotaliana, ma anche sull’Altopiano della Paganella e altrove, per verificare quali sono le problematiche e le priorità. E poi mi muoverò, insieme agli altri, di conseguenza».
Vista la sua lunga militanza nella Lega punta ad un assessorato?
«Sono questioni delicate. Verranno affrontate dal presidente Fugatti e dal segretario Bisesti. Di conseguenza, preferisco non esprimermi. Posso dire che bisogna scegliere il meglio, in primis per il Trentino».
Ma, comunque, sarebbe disponibile?
«Sono disponibile a fare il consigliere provinciale, visto che sono stato eletto, sono disponibile a fare quello che presidente e segretario eventualmente mi chiederanno».
Se l’aspettava una vittoria così ampia del centrodestra?
«È una vittoria che era nell’aria. L’unica cosa che mi preoccupava era lo “spararci” contro da parte di alcune forze politiche. Ma poi, andando sul territorio, mi sono reso conto sempre di più che le gente stava con noi e capiva i nostri messaggi, la nostra proposta. Siamo entrati nel cuore delle persone, facendo capire che la Lega è un partito trentino che ha fatto un gran lavoro all’opposizione e continuerà a farlo al governo per tutelare i trentini e migliorare l’Autonomia».
Con quali obiettivi?
«Penso ai temi della sicurezza, alla sanità, all’autonomia dei territori. Aspetti e settori ai quali bisognerà metter mano».
Arrivata al governo la Lega sarà ancora di lotta o più “morbida”, diciamo così, meno battagliera?
«I trentini hanno deciso che noi, insieme agli altri partiti del centrodestra, dobbiamo governare questa provincia. In parallelo, ci confronteremo con il governo per fare in modo che l’Autonomia sia sempre più tutelata e garantita».
Non è che da Roma, a dire il vero, non siano stati rivolti al Trentino attacchi anche violenti contro l’Autonomia…
«Ma no, ma no. Il governo ha dimostrato che l’Autonomia e il rispetto dei territori sono fondamentali. Siamo un partito territoriale e l’Autonomia, la sua salvaguardia, è uno dei punti principali del nostro programma». (pa.pi.)