La priorità per David Angeli è la cura del territorio
Cavedine. Con un buon successo David Angeli è il nuovo sindaco di Cavedine, che già all’atto dell’insediamento dimostra di avere idee chiare e concrete riguardo al futuro della propria comunità e del...
Cavedine. Con un buon successo David Angeli è il nuovo sindaco di Cavedine, che già all’atto dell’insediamento dimostra di avere idee chiare e concrete riguardo al futuro della propria comunità e del proprio territorio.
Dalla sua precedente esperienza amministrativa (10 anni) cosa ha imparato?
Ho imparato sicuramente i primi 5 anni, nei quali ho occupato i banchi della maggioranza, assumendo anche il ruolo di assessore al bilancio e, negli ultimi mesi di consiliatura da vicesindaco, sono serviti per darmi una base di conoscenza in merito al funzionamento dell’ente. Nei 5 anni di minoranza ho potuto vedere anche l’altro lato della medaglia, cogliendo l’importanza di riuscire a collaborare in maniera proficua».
Qual è stata la carta vincente della vittoria?
È stata apprezzata la freschezza e la dinamicità della nostra proposta, sia a livello di contenuti che di persone: giovani, qualificate e volenterose. Nella campagna elettorale ho notato molto entusiasmo intorno a noi, forse frutto anche di una latente volontà di cambiamento.
Quale progettualità le sta più a cuore?
Oltre ad una proficua collaborazione con la Provincia per i finanziamenti, non esiste un’opera alla quale siamo legati più che ad altre, sicuramente la cura ed il miglioramento del territorio ha un’importanza strategica, anche dal punto di vista turistico. Altro punto importante per la nostra lista è riuscire a realizzare opere che possano dare sollievo al bilancio comunale in termini di nuove entrate o di minori spese.
Che giudizio dà alle riforme istituzionali dell’ultimo decennio? Le fusioni dei Comuni sono state una opportunità per una visione politica di più largo respiro, anche se spesso, di fronte a presunte economie di spesa, hanno generato anche situazioni di inefficienze e contraddizioni, e talvolta sono state mal digerite da una parte della popolazione. Anche la Comunità di valle ha più volte mutato la sua natura ed è in discussione un nuovo assetto istituzionale, quindi staremo a vedere in cosa si sostanzierà prima di esprimere valutazioni.
A 10 anni dalla riforma delle Comunità non è decollata alcuna opera pubblica di respiro valligiano. Sono forse i campanili, anche se ne è stato dimezzato il numero da 6 a 3, che frenano questa visione più ampia?
Certo nelle fasi iniziali delle Comunità di valle i finanziamenti venivano divisi in maniera piuttosto campanilistica, ma adesso è in approvazione la pista ciclabile di valle, in merito alla quale esiste un progetto preliminare, che sarebbe il primo vero e proprio progetto svolto secondo una visione di valle.
Nel giovane sindaco la determinazione non manca ed è il miglior viatico per intraprendere questa pesante esperienza. Buon lavoro.