La “lezione” degli alunni sulle Dolomiti nell’Unesco 

Al palacongressi. A dieci anni dal riconoscimento di Patrimonio Mondiale le terze delle scuole di Andalo e Spormaggiore protagoniste di una serata dedicata a queste montagne uniche


ROSARIO Fichera


Paganella. Al palacongressi di Andalo, venerdì, gli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado di Andalo e Spormaggiore dell’Istituto comprensivo Mezzolombardo-Paganella, diretto da Andrea Bezzi, sono stati protagonisti di una serata di successo dedicata alle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco.

L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito del “Progetto montagna”, in occasione del decennale del riconoscimento da parte dell’Unesco delle Dolomiti come patrimonio mondiale e della relativa nascita della Fondazione Dolomiti Unesco, rappresentata dal vicepresidente dello stesso ente, nonché vicepresidente della Provincia e assessore all’ambiente, Mario Tonina, dalla direttrice Marcella Morandini e dal consulente scientifico Cesare Micheletti. Presenti all’evento numerose autorità, tra le quali il sindaco di Andalo, Alberto Perli e il presidente del Parco Naturale Adamello Brenta, Joseph Masè. Ma soprattutto tantissimi genitori e parenti degli alunni che hanno potuto assistere ad un vero e proprio spettacolo dedicato a queste straordinarie e uniche montagne.

Diretti dalle professoresse Francesca Tenaglia e Rossella del Franco (quest’ultima coordinatrice del Progetto montagna) i ragazzi hanno illustrato, con l’ausilio d’immagini, come dei veri e propri divulgatori scientifici, le particolarità, geologiche, naturali, estetiche, culturali che hanno portato le Dolomiti ad essere riconosciute come Patrimonio Mondiale Unesco. Il tutto accompagnato con le esibizioni di brani lirici da parte del basso Federico Evangelista e della soprano Lara Bassi, con il pianista Tommaso Evangelista e dalle canzoni del Coro Campanil Bas, diretto dal maestro Roberto Di Marino, che si è esibito insieme a una rappresentanza degli alunni.

Tonina, prima di premiare i ragazzi, ha evidenziato l'importanza della formazione che riveste un ruolo fondamentale e su cui la stessa Fondazione Dolomiti Unesco opera. «Forti dell'esperienza maturata ci adopereremo affinché il “Progetto montagna” diventi un modello formativo a cui possano ispirarsi tutte le scuole delle province e regioni che condividono il Bene Dolomiti Unesco».

Alla serata hanno partecipato anche Gianluigi Rosa, campione paraolimpico e la guida alpina Simone Elmi, presidente dell'Associazione Dolomiti Open. In questo contesto Marcella Morandini ha ribadito l’importanza di ricordarsi che un Patrimonio mondiale, come sono le Dolomiti, oltre ad essere di tutti deve riuscire ad essere anche per tutti: «Il tema dell’accessibilità delle persone diversamente abili – ha detto la direttrice della Fondazione - è una responsabilità collettiva ed è parte fondante della gestione del Patrimonio Mondiale».















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