«La giunta di Lavis ha messo troppa carne al fuoco» 

Il rendiconto economico 2018. Il consiglio comunale lo ha approvato senza il voto delle  minoranze e con l’astensione del 5 Stelle. Roberto Piffer (Civica) elenca le opere mancate


DANIELE ERLER


Lavis. È bastato il voto della sola maggioranza, giovedì sera, per approvare il rendiconto economico del Comune di Lavis, relativo al 2018. Da un lato ci sono i numeri: più di due milioni e 800 mila euro di avanzo di amministrazione, in linea con i risultati degli anni scorsi. Fra le entrate: più di 3 milioni derivano dall’Imis e quasi 300 mila euro dalle concessioni edilizie. Dall’altra ci sono invece le considerazioni politiche. Sindaco e giunta hanno impiegato più di un’ora e mezza per relazionare su quanto fatto l’anno scorso. Ma non sono comunque riusciti a convincere l’opposizione che alla fine ha votato contro. Con la sola eccezione di Alessandro Ugolini, del Movimento Cinque Stelle, che si è astenuto.

Più promesse che fatti

Il fatto è che molte cose promesse dall’amministrazione in realtà rimangono in sospeso, rinviate di anno in anno, secondo Roberto Piffer della Lavis Civica. Quasi che gli annunci superassero le cose effettivamente realizzate: «Sembra che si voglia mettere sempre tanta carne al fuoco, più per avere un titolo sul giornale che per l’effettiva realizzabilità di quello che si promette – dice Piffer –. Il consuntivo non ha nulla da eccepire per l’aspetto tecnico, ma c’è molto da rivedere dal punto di vista politico». Anche perché il tempo ormai sta per scadere: a maggio ci saranno le elezioni. Ci sono alcune questioni che si trascinano da anni: difficile prevedere che potranno concludersi in questi pochi mesi. Così nel rendiconto del 2018 finiscono cose che in realtà dovranno essere realizzate semmai nel 2019. Piffer fa anche gli esempi: i lavori per il parcheggio in piazza del mercato, la nuova scuola di Pressano, l’apertura dei Ciucioi, il parco fluviale dell’Avisio, i nuovi spazi della casa della solidarietà, i lavori alla caserma dei vigili del fuoco, la nuova palestra in viale Mazzini e la riqualificazione del Pristol.

Le opere realizzate

Il punto di vista della giunta è ovviamente opposto, anche se per realizzare opere e investimenti a volte servono anni di lavoro. Per alcune cose non bastano neppure i cinque anni di consigliatura. L’esempio perfetto è la scuola di Pressano, finanziata ancora nel 2014 (allora sindaco era Graziano Pellegrini), i lavori inizieranno finalmente a metà luglio. Comunque fra le cose fatte nel 2018 ci sono – pescando qua e là nelle relazioni della giunta –: l’inaugurazione della stazione della Trento-Malé e dei primi locali della Casa della solidarietà, la sistemazione del piano terra del municipio, gli interventi nelle strade e nei marciapiedi (compresi i lavori ai Bindesi e in via Dalmaso), i lavori al campo sportivo, i nuovi punti luce a led, l’area camion in zona industriale, i lavori al parco di via Rosmini, l’assunzione del nuovo comandante della polizia locale e la promozione dell’evento “Di maso in maso, di vino in vino”.















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