L'INTERVISTA Renato tasin candidato sindaco per terre d’adige 

«Io sono abituato a unire e a costruire ponti» 

Verso le elezioni. Con gli altri amministratori uscenti di Zambana è sempre stato a favore della fusione. «L’integrazione con Nave San Rocco si deve costruire con il contributo di tutti»


DANIELE ERLER


Terre d’adige. «L’ho detto ai miei: questa è una campagna elettorale vera. Per fare la differenza bisogna parlare con la gente il più possibile, quasi porta a porta. Ed è quello che abbiamo cercato di fare». Renato Tasin guida la lista uniAmo Terre d’Adige ed è uno dei due candidati in corsa per diventare sindaco del paese nato dalla fusione fra Zambana e Nave San Rocco.

Tasin, domenica al voto si troverà contro la “corazzata Roncador”, composta dalla Lega e da una civica. Loro sono 36 candidati, voi 18.

È vero, siamo di meno, ma siamo anche convinti della squadra che abbiamo creato. Abbiamo competenze e qualità. Sono proprio le persone a fare la differenza: perché per avere una buona amministrazione poi bisognerà davvero mettersi a disposizione nella pianta organica del Comune. Altrimenti le cose difficilmente si realizzano. Poi credo che molta gente voterà scegliendo fra i due candidati sindaco o valutando i programmi.

Voi siete sempre stati a favore della fusione.

Siamo orgogliosi di aver proposto la fusione e di aver preparato il terreno con le gestioni associate. Ma poi sono stati i cittadini a votare a favore, anche con percentuali molto alte. A quel punto ci siamo ricandidati perché ci sembrava importante garantire la continuità.

Infatti Lei è il sindaco uscente di Zambana. Ma, proprio per questo, non c’è il rischio che a Nave San Rocco si sentano messi in secondo piano?

No, noi vogliamo essere gli amministratori di tutti. Certo, in questa campagna elettorale ho parlato molto di quello che ho fatto per Zambana: ma questo non deve intimorire la gente di Nave, anzi. Volevamo dimostrare di saper lavorare bene: e ora lo faremo allo stesso modo per tutta Terre d’Adige. Lo dimostra il primo bilancio che abbiamo approvato con il commissario straordinario: le risorse sono state divise equamente fra i due paesi. Inoltre fra i nostri candidati c’è anche Joseph Valer, l’ex primo cittadino di Nave San Rocco. Se vinceremo, sarà il nostro vicesindaco.

Proprio Valer ha perso il sostegno dei suoi assessori: loro non si sono ricandidati.

Tutti insieme abbiamo condiviso il progetto di fusione, ed era la cosa più importante. Se poi i colleghi di Nave hanno avuto qualche contrasto, abbiamo comunque deciso di non buttare via tutto e abbiamo trovato altre persone competenti. Io sono abituato a unire e a costruire ponti: lo strappo, se c’è stato, non è arrivato da parte mia. Ho cercato di mediare ma ho capito che non c’erano i margini per una rappacificazione: hanno fatto le loro scelte legittime e noi siamo andati avanti.

Con quale priorità per i prossimi sei anni?

Innanzitutto dovremo unire la comunità: creare nuove relazioni per la base sociale. Portare davvero all’integrazione fra Zambana e Nave San Rocco, senza vincoli e senza barriere. Ed è una cosa che si costruisce a 360 gradi: con i giovani, le associazioni, il mondo del volontariato e le persone più adulte che rappresentano la nostra storia. Il nostro programma elettorale si basa sui concetti di equità, lealtà e rispetto reciproco. Crediamo che le piazze debbano tornare ad essere vissute.

Qualche opera?

Partiremo da quelle già avviate negli ultimi tre anni e mezzo: come la ciclabile fra Zambana nuova e Zambana vecchia, con i lavori che sono iniziati proprio in questi giorni. La settimana scorsa è stata appaltata la passerella sul ponte Adige a Zambana. Entro agosto sarà appaltata la terza corsia sul ponte dell’Adige. Sono tutte opere finanziate al 90 per cento dalla Provincia. Spendendo pochi soldi comunali, siamo quindi già riusciti a fare opere importanti che ora dovremo portare avanti. Poi ci sono gli interventi per la sicurezza, il sostegno al mondo del lavoro, gli acquedotti e il percorso dell’asparago. Bisognerà trovare una soluzione per il ponte sull’Adige a Nave San Rocco, perché sta diventando obsoleto. Sempre a Nave San Rocco, completeremo il collegamento dal cavalcavia sull’autostrada alla località Maset.

Cosa vi differenzia dai vostri avversari?

La concretezza. Siamo amministratori uscenti: noi non partiamo dalle promesse ma dai fatti.

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