Interramento della ferrovia: «Da Trento i primi 7 milioni» 

L’opera. Botta e risposta fra i due candidati sindaco di Mezzolombardo. Girardi risponde a Devigili che sul finanziamento della Provincia lo ha accusato di «opportunismo politico»


Fabrizio Brida


Mezzolombardo. Sette milioni di euro. A tanto ammonta il finanziamento destinato a Mezzolombardo all’interno del piano di investimenti da 83 milioni di euro totali che la giunta Fugatti ha stanziato per opere sulla viabilità.

Sette milioni di euro che secondo l’idea originaria dovrebbero essere utilizzati per la realizzazione di un sottopasso della ferrovia Trento-Malé, con l’ipotesi di intervenire sul passaggio a livello in Corso del Popolo, interrando il tratto di strada in prossimità del convento dei Frati Francescani.

La cosa, però, ha sollevato delle questioni – visto anche il periodo di campagna elettorale – con le civiche “Futuro Insieme” e “Crescere Insieme” a sostegno del candidato sindaco Giorgio Devigili che hanno subito posto una domanda. Anzi due: come mai il primo cittadino uscente Christian Girardi e le sue civiche sul programma elettorale parlano di intervento definitivo di interramento della ferrovia Trento-Malé? Possibile che durante i numerosi colloqui intercorsi tra il sindaco e l’amministrazione provinciale non sia mai uscita l’ipotesi del sottopasso?

«A nostro avviso – scrivono le due liste – il sindaco uscente, facendo propria la nostra proposta di interramento, ha dato prova di mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini e di opportunismo politico, sposando un’idea che evidentemente riteneva più valida del semplice sottopasso». Parole alle quali ai aggiungono quelle di Devigili: «Ora che le carte sono scoperte finalmente la popolazione potrà scegliere tra chi vuole una soluzione definitiva e lungimirante come l’interramento della Trento-Malé e chi, malgrado le dichiarazioni pubbliche, accetta un compromesso al ribasso come il sottopasso».

A chiarire la situazione è lo stesso Girardi, che racconta come finalmente, dopo anni, l’amministrazione di Mezzolombardo sia riuscita a farsi ascoltare in Provincia. «Durante i confronti con i tecnici provinciali sono emerse diverse possibili soluzioni: da una parte l’ipotesi dei sottopassi, dall’altra l’interramento – spiega Girardi –. Noi abbiamo sempre fatto presente che l’unica soluzione possibile è la seconda. Il sottopasso, infatti, stravolgerebbe la viabilità interna del paese e ci costringerebbe a dire per sempre addio all’interramento».

Con le risorse stanziate, dunque, come si procederà? «Abbiamo avuto un colloquio con il governatore Fugatti – rivela il sindaco – che ci ha dato la disponibilità ad accantonare le risorse, in modo da raggiungere tra qualche anno la somma che ci consentirà di partire con l’opera. Quei 7 milioni di euro rappresentano dunque le prime risorse messe sul piatto in un ragionamento più ampio, pluriennale».

Tradotto: niente sottopasso, né ora né in futuro, ma primi milioni da mettere da parte nell’ottica di raccogliere nei prossimi anni i soldi necessari per l’interramento della ferrovia.

«Da parte nostra diciamo grazie alla Provincia e accogliamo con favore e con gioia queste risorse – conclude Girardi –. Rimango basito a sentire che ci sono gruppi politici che sfruttano queste occasioni per fare polemica».

Continua anche a distanza, dunque, il dibattito elettorale tra Devigili e Girardi. Su una cosa, comunque, pare siano d’accordo: la Trento-Malé deve andare sotto terra.













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