«Il Maset di Nave S. Rocco sedotto e abbandonato» 

L’ex consigliere. Come la “Bella di Torriglia”, dice Andrea Moscon, questa località compare sempre nei programmi elettorali, ma poi non ottiene nulla. Tra le opere urgenti la ciclo-pedonale


DANIELE ERLER


Terre d’adige. Si torna a parlare della località Maset a Nave San Rocco, nel comune di Terre d’Adige. Una zona che da anni attende una riqualificazione e la messa in sicurezza. Poco meno di un anno fa, l’argomento era stato al centro della campagna elettorale, con entrambi i candidati sindaco che lo avevano incluso nei loro programmi. L’ultimo passaggio è invece provinciale. La giunta guidata dal presidente Maurizio Fugatti ha infatti accolto un ordine del giorno proposto dalla Lega: l’obiettivo è proprio quello di riuscire a mettere in sicurezza quella zona. «Ma a me il Maset sembra come la “Bella di Torriglia: tutti la vogliono ma nessuno se la piglia”», dice Andrea Moscon, ex consigliere comunale di Nave San Rocco e in Comunità di valle, attento osservatore di quello che succede in zona.

In che senso?

È la storia di un maso cresciuto molto demograficamente. Si parla di quindici famiglie per un totale di una cinquantina di abitanti. Questo fattore inevitabilmente ha portato a nuove esigenze per i residenti purtroppo sempre tradite. Il Maset compare puntualmente in tutti i programmi per le elezioni comunali, anche perché porta con sé un patrimonio di voti. Ma finora nulla è davvero e cambiato. Il Maset è sedotto e abbandonato come la “Bella di Torriglia”, appunto.

Ora però c’è un ordine del giorno approvato in consiglio provinciale.

Però dipende da quali interventi saranno fatti. I residenti chiedono il marciapiede: la cosa migliore sarebbe pensare a un intervento con funzione “promiscua”, cioè ciclo-pedonale. Così i residenti potrebbero raggiungere il centro abitato, a quasi un chilometro di distanza, anche in bici. Poi servirebbe un passaggio pedonale integrato da dossi, isola pedonale, segnaletica stradale per consentire loro di accedere all’isola ecologica e alla fermata scuolabus o a un eventuale parcheggio in sicurezza. Quest’ultimo dovrebbe essere costruito in un’aerea demaniale e il rischio è che ci siano lungaggini burocratiche. La paura dei residenti ora è che venga realizzato in tempi biblici e solo in parte. Marciapiede, passaggio pedonale in sicurezza e parcheggio sono complementari.

Secondo lei c’è una soluzione?

Io penso che la competenza e l’esperienza del sindaco Tasin, uniti al confronto con i residenti, porterà a un ottimo risultato. Quanto fatto di buono da Tasin e la sua amministrazione a Zambana è sotto gli occhi di tutti e credo sia arrivato il tempo che questo impegno si concretizzi anche nella frazione di Nave San Rocco e quindi se mi permette vorrei fare un appello al mio primo cittadino.

Prego

Tasin, mi appello a Lei perché oltre al Maset intervenga anche sulla piazza principale di Nave San Rocco una volta luogo di aggregazione, feste e manifestazioni sportive. Mi piacerebbe una piazza viva, dove le macchie d’olio lasciano il posto ad una pavimentazione più decorosa. .













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