Il lago Santo e la sua flora in un libro fresco di stampa
Val di Cembra. A commissionarlo la Société Francaise de Phytosociologie con l’Università di Camerino, È stato scritto dal professor Franco Pedrotti insieme al Comitato di salvaguardia
Cembra. Adesso c’è pure un libro, fresco di stampa, che parla del lago Santo di Cembra e della sua necessaria protezione, scritto dal professor Franco Pedrotti in collaborazione con il Comitato per la salvaguardia del lago Santo ed altre persone citate nel volume. Si chiama: “Les Cahiers de Braun-Blanquetia” perché è commissionato dalla Société Francaise de Phytosociologie in collaborazione con l’Università di Camerino. Mette in risalto: “Flora, vegetazione e cartografia del lago Santo di Cembra”, in Trentino, nelle Alpi Centrali. Ha collaborato con il professor trentino emerito dell’Università marchigiana anche il tecnico cartografico Edmir Murrja, della stessa Università di Camerino. Anche la foto di copertina è sua dove si nota: “Il lago Santo di Cembra su un valico alla base del Monte Pincaldo (m. 1351), Dossone di Cembra che è circondato da foreste di faggio (Luzulo-Fagetum) con nuclei di pineta (Vaccinio vitis-idaeae - Pinetum sylvestris) sugli affioramenti rocciosi”: si descrive nella didascalia.
Il libro evidenzia parecchi dettagli scientifici, habitat di interesse comunitario, la zonazione e cartografia della vegetazione, lo stato di conservazione e dell’ambiente del lago con località e date dei rilievi, belle foto e numerose cartine.
Riporta, soprattutto, tutta la documentazione di quello che ha previsto il Comune di Cembra Lisignago “Proposta progettuale per gli interventi di valorizzazione turistico-ambientale del Lago Santo di Cembra” e i pareri di Italia Nostra, di Wilderness e del Comitato che si è battuto per la salvaguardia e che continua a battersi perché il pontile previsto non venga realizzato in modo statico ma mobile per salvaguardare la particolare flora che esiste lungo il perimetro del lago.
Narra, fra l’altro, gli studi fatti dagli alunni della classe seconda A dell’ITC Europa nell’anno scolastico 1997-98 sul tema: “Uno specchio azzurro ai confini dell’attività estrattiva. Studio di un ecosistema: Lago Santo di Cembra e zone umide limitrofe” i quali hanno girato un documentario che ora, a 22 anni di distanza, risulta molto importante. In chiusura, il professor Pedrotti ringrazia e cita i suoi referenti: M. Chiara Invernizzi (Camerino), Michele Aleffi (Camerino), Monica Nardon (Pietramurata), Giorgio Perini (Pergine), Vigilio Valentini (Lases), Fabio Savoi (Cembra), Claudio Gottardi (Cembra), Luigino Gottardi (Cembra), Enrico Rossi (Trento) e Riccardo Decarli (Trento).