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I vecchi carrelli delle cave diventano elementi d’arredo 

ALBIANO. L’amministrazione comunale sta ultimando all’entrata sud del paese, l’arredo dell’aiuola che dà il benvenuto a quanti arrivano ad Albiano, inserendo nuovi elementi che testimoniano l’operosi...



ALBIANO. L’amministrazione comunale sta ultimando all’entrata sud del paese, l’arredo dell’aiuola che dà il benvenuto a quanti arrivano ad Albiano, inserendo nuovi elementi che testimoniano l’operosità dei suoi abitanti e le trasformazioni dell’ economia avvenute nel corso dei decenni. Da qualche giorno, infatti, per chi transita sulla provinciale Gardolo – Lona Lases, oltre ad ammirare nell’aiuola al bivio per Albiano la stele - monumento che era stata inaugurata dall’amministrazione comunale del sindaco Mario Casna nel 2004, realizzata anche con il contributo del Consorzio di Miglioramento Fondiario, ci saranno nuovi elementi.

Si tratta di alcuni vecchi carrelli, già posizionati ai lati della pregevole opera che ricorda la Città del porfido, che si usavano nelle cave fino alla metà del secolo scorso, montati su rotaie posate su un basamento di materiale porfirico, reperti che ricordano la fatica e il lavoro dei decenni trascorsi. La stele, pregevole scultura bifronte in porfido e bronzo dello scultore cembrano Egidio Petri, rappresenta le radici dell’economia di ieri e anche di oggi su due lastre appaiate, che nelle facce rappresentano da una parte un castagno, con sette impronte di cubetti, sette come le lettere del nome Albiano, e dall’altra parte le rappresentazioni dell’antica economia agricola del paese. Il Comune ha completato nelle settimane scorse quasi tutto l’arredo, posizionando ai lati della stele le due coppie di carrelli in ferro, sistemati ad arte su basamenti di scarti delle lavorazioni del porfido, sopra i quali sono stati postati per ogni lato su binari, i carrelli. I lavori, ormai quasi ultimati, aggiungono adesso nuovi elementi di valore storico utili alle nuove generazioni. (f.v.)















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