san michele - la risposta di dallapiccola a civettini 

«Gli insetti sul parabrezza sono comuni maggiolini»

SAN MICHELE ALL’ADIGE. Insetticidi contro i maggiolini (le "zorle") per difendere frutteti e vigneti nella Piana Rotaliana. Svelato il mistero degli sciami di insetti che attraversavano la statale...



SAN MICHELE ALL’ADIGE. Insetticidi contro i maggiolini (le "zorle") per difendere frutteti e vigneti nella Piana Rotaliana. Svelato il mistero degli sciami di insetti che attraversavano la statale . Pronta risposta dell'assessore Dallapiccola a un'interrogazione presentata dal consigliere provinciale Claudio Civettini (Civica Trentina), che chiedeva di spiegare il fenomeno degli sciami di insetti non meglio identificati che ai primi di aprile avevano attraversato la statale nei pressi di S. Michele all'Adige, costringendo i veicoli a rallentare bruscamente e che si spiaccicavano sui parabrezza. «Insetti autoctoni o di altra provenienza?» era la domanda di Civettini. «Si tratta di maggiolini - ha chiarito Dallapiccola - (“Melolontha melolontha” il nome scientifico, “zorla” in dialetto), un coleottero presente nella Piana Rotaliana». Quest'insetto, scrive l'assessore, è caratterizzato da un ciclo di sviluppo triennale e il 2018 coincide con il completamento delle larve nel terreno ed il conseguente volo degli adulti per giungere all'accoppiamento e dare origine ad una nuova generazione. Il volo avviene la sera e gli adulti sviluppatisi nelle campagne della Piana Rotaliana raggiungono il bosco sopra S. Michele e Cadino, dove rimangono da 7 a 10 giorni per poi iniziare il volo di rientro nelle campagne e la successiva ovodeposizione.

«Il problema, precisa Dallapiccola, riguarda l'agricoltura, perché nelle notte con cielo coperto i maggiolini adulti si fermano sui frutteti e sui vigneti cibandosi dei nuovi germogli con gravi danni per le piante le cui radici sono già indebolite dalle larve». Morie erano già avvenute nel 2012 e nel 2015. Vista l'elevata presenza dell'insetto – conclude l'assessore – nella Piana Rotaliana, le soluzioni adottate vanno dal posizionamento di reti sul terreno per impedire il volo degli adulti, fino a trattamenti con prodotti insetticidi. E proprio il 17 aprile scorso era stata concessa un'apposita deroga al disciplinare di produzione integrata della vite, per consentire l'esecuzione di uno specifico trattamento insetticida nella zona infestata.













Scuola & Ricerca

In primo piano

l'allarme

Trento, il carcere scoppia. Aumentano anche le detenute

La garante provinciale Antonia Menghini: “Raggiunte più volte le 380 presenze”. Preoccupa pure la carenza dell'organico, in particolare di agenti di polizia penitenziaria. Nell'ultimo anno nella casa circondariale di Trento sono diminuiti gli atti di autolesionismo