«Genitori, un bambino non è un pacco»
Mezzolombardo, Reggla dell’asilo nido “Il Quaqquadrillo” interviene sul caso dei buoni di servizio
MEZZOLOMBARDO. «Per poter avere diritto ai buoni di servizio esiste l'obbligo per i residenti a Mezzolombardo e a Mezzocorona di iscrivere prima di tutto il proprio figlio all'asilo nido comunale di Mezzocorona. Iscrizione che deve essere fatta dal primo ottobre al 30 aprile di ogni anno. Se un genitore decide all'ultimo momento di iscrivere il proprio bambino all'asilo nido non ha diritto ai buoni di servizio. Perché alla nascita del bambino non informano i genitori, tutti i genitori, di questa prassi obbligatoria? La mamma che si è lamentata di questa lacuna delle istituzioni (vedi articolo sul Trentino dei giorni scorsi, ndr) ha perfettamente ragione». Parola di Alessandra Reggla, titolare dell'asilo nido “il Quaqquadrillo” di Mezzolombardo, che aggiunge: «Se tu genitore sai che per non perdere il diritto ai buoni di servizio devi iscrivere il tuo bambino nella graduatoria dell'asilo comunale, lo fai e ti togli il pensiero. Poi eventualmente non manderai tuo figlio all'asilo nido, se non ce ne sarà la necessità. Non è giusto che qualcuno perda il diritto ai buoni di servizio per un cavillo burocratico».
Chiuso questo argomento, Reggla approfitta per aprire un'altra questione che le sta a cuore. «Non è giusto obbligare dei genitori a portare il proprio bambino nell'asilo comunale, pena la perdita dei buoni di servizio, anche se loro preferiscono portarlo in un asilo nido privato. Indipendentemente dalla motivazione: vicinanza, simpatia per le educatrici, eccetera. I nostri figli sono il bene più prezioso che abbiamo, quindi i genitori dovrebbero avere il sacrosanto diritto di lasciarli nelle mani delle educatrici delle quali si fidano maggiormente, senza per questo perdere le agevolazioni economiche. Ancora più pesante, inoltre, il fatto che se durante l'anno si libera un posto nell'asilo pubblico i genitori primi in graduatoria possono rifiutare il posto al comunale una volta sola, appellandosi alla continuità educativa, ma se chiamati una seconda volta o all'inizio dell'anno educativo non possono rifiutare, pena la perdita dei buoni di servizio. Devono spostare il loro piccolino dall'asilo privato, dove nel frattempo ha superato il periodo di ambientazione, a quello pubblico. Un bambino che ci mette del tempo ad abituarsi alle educatrici e ai compagni. Un bambino non è un pacco».
Non è una questione di concorrenza, questo Reggla ci tiene a sottolinearlo. I posti disponibili nell'asilo comunale di Mezzocorona sono una ventina, i bambini che frequentano gli asili nido della Rotaliana sono molti di più. La domanda supera abbondantemente l'offerta di un solo asilo. C'è posto per tutti. Secondo Reggla la soluzione c'è ed è questa: «Visto che i bambini che usufruiscono dei buoni di servizio sono iscritti tutti obbligatoriamente nella graduatoria dell'asilo nido pubblico di Mezzocorona, semmai al liberarsi di un posto i genitori del primo bambino in graduatoria decidessero di non spostare il proprio bambino dall'asilo dove si trova, si passa al secondo, poi al terzo e così via. Tra tanti c'è sicuramente chi è disponibile, per comodità e per altri motivi, ad accettare di usufruire della possibilità di far frequentare al proprio bambino l'asilo nido comunale di Mezzocorona».