Fuochi d’artificio il 31 per salutare la fusione
Nave San Rocco e Zambana salutano il nuovo anno e celebrano “Terre d’Adige” Domani a Zambana ultimo consiglio comunale in teatro con brindisi e auguri
ZAMBANA - NAVE SAN ROCCO. Ci sono alcuni fatti simbolici che accompagnano questa fine d’anno a Zambana e Nave San Rocco, a pochi giorni dalla storica fusione che porterà, il primo di gennaio, alla nascita di “Terre d’Adige”. Gli ultimi consigli comunali, gli ultimi numeri dei notiziari e l’ultimo dell’anno che sarà festeggiato insieme dalle due comunità: “Aspettando Terre d’Adige”. Alla mezzanotte del Capodanno ci saranno i fuochi d’artificio: non solo per celebrare l’arrivo del 2019, ma per sottolineare il momento storico della fusione. È l’unica prevista con il nuovo anno in provincia e farà scendere i comuni del Trentino da 292 a 291.
A Zambana domani l’ultima riunione del consiglio comunale non sarà in municipio ma alle 20 al teatro: «Abbiamo invitato le associazioni, gli ex sindaci, i neo-diciottenni e tutti i cittadini. Dopo una prima parte istituzionale, in cui tratteremo i punti all’ordine del giorno, daremo l’annuncio della nascita del nuovo Comune. E brinderemo insieme», dice il sindaco di Zambana, Renato Tasin.
Nel frattempo a Nave San Rocco l’ultimo consiglio comunale c’è già stato, giovedì scorso: «Questa istituzione, nei 70 anni dalla ricostituzione del Comune dopo il ventennio fascista, ha visto alternarsi numerosi concittadini nell’impegno di amministrare il nostro paese: persone con visioni, scelte e stili diversi, ma uniti dalla volontà di fare il bene della nostra comunità», ha detto il sindaco Joseph Valer, nell’ultimo intervento in consiglio da sindaco di Nave San Rocco.
Da gennaio il nuovo Comune sarà retto da un commissario, in attesa della elezioni che saranno con tutta probabilità a maggio. È facile immaginare che dietro le quinte qualcosa si stia già muovendo in vista della campagna elettorale, sia fra le maggioranze sia fra le minoranze: «Ma intanto pensiamo alla fusione, non mettiamo troppa carne al fuoco», dice Tasin. Anche perché per arrivarci è servito un lungo lavoro preparatorio, a partire ovviamente dalla riorganizzazione del personale.
Zambana sarà il capoluogo, ma alcuni servizi saranno mantenuti anche a Nave San Rocco. Le due Pro loco rimarranno autonome, almeno per il momento, quasi a sottolineare che comunque l’identità dei due centri non può essere distrutta con la fusione. «Bisogna dirlo: il cambiamento non sarà traumatico, i servizi saranno garantiti in entrambe le comunità – spiega Tasin –. Io non credo che ci sia gente preoccupata, semmai qualcuno che è sempre stato contrario. Ma anche questo fa parte della democrazia». E comunque c’è il risultato netto del referendum consultivo del 22 maggio 2016, quando il sì per la fusione aveva vinto con quasi l’80%.
A gennaio il nuovo Terre d’Adige supererà i 3.100 abitanti: «Ora noi portiamo un bagaglio importante, di storia ed esperienza, per costruire una nuova visione di comunità», ha concluso Valer in consiglio.
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