Fugatti a Calavino parla di riforma degli enti locali

Calavino. Dopo i riuscitissimi incontri in fatto di partecipazione, tenutisi l’anno scorso sulle tematiche del turismo “inespresso” in Valle dei Laghi e sull’attività sportiva a livello locale, l’asso...



Calavino. Dopo i riuscitissimi incontri in fatto di partecipazione, tenutisi l’anno scorso sulle tematiche del turismo “inespresso” in Valle dei Laghi e sull’attività sportiva a livello locale, l’associazione culturale “G. Guareschi” di Madruzzo propone alla cittadinanza, questa sera alle 20.30 in Sala Pizzini a Calavino, un incontro sul tema “Sinergia tra Comuni e Provincia nella valorizzazione dei territori”. Un appuntamento sicuramente interessante sia per la presenza di oratori d’eccezione come Maurizio Fugatti, presidente della giunta provinciale, Mattia Gottardi, assessore provinciale agli Enti locali, ed Alessia Ambrosi, consigliera provinciale, sia per la tornata elettorale del rinnovo dei consigli comunali del prossimo 3 maggio.

L’incontro a Calavino di questa sera è un’occasione indubbiamente ghiotta per confrontarsi sulla tematica stringente della riforma istituzionale degli enti locali, varata dalla giunta precedente, che il nuovo esecutivo provinciale intende mettere a fuoco anche per rispondere alle voci di dissenso, che da più parti si sono levate, a partire dalla recente modifica che ha portato alla cancellazione dell’obbligo delle “gestioni associate” per i comuni sotto i 3.000 abitanti. Un obbligo, che poteva essere evitato fino al marzo di quest’anno solo attraverso un progetto di fusione fra due o più comuni con una popolazione superiore ai 2.000 abitanti. Si è trattato in effetti, per certe realtà amministrative (come Calavino con un ammontare di investimenti nel ventennio 1990/2010 per 30 milioni di euro, l’accantonamento di diverse centinaia di migliaia di euro come avanzo di amministrazione e il quasi azzeramento delle quote dei mutui, …), di un processo calato dall’alto più che di una convinta volontà d’unione dal basso. Dall’altra, oltre alla minaccia delle gestioni associate, la lusinga degli incentivi provinciali e regionali, la motivazione di fondo di economie di scala e di una migliore gestione dei servizi comunali; previsioni, queste ultime, tutte da dimostrare.

L’altra controversa riforma è quella delle Comunità di valle, che nell’arco di alcuni anni ha subito ben 3 modifiche sostanziali e che nella Valle dei Laghi non è mai stata capita al punto da far rimpiangere il tanto bistrattato Comprensorio C5. D’altro canto il dimezzamento delle realtà amministrative a soli tre comuni ha giustificato ancor meno l’ulteriore gradino istituzionale. M.B.













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