«Ecodomo non ha intascato denaro indebitamente»
VALLELAGHI. Il consigliere comunale Armando Zanella risponde a Progetto Vallelaghi, che sul Trentino dell’8 giugno chiedeva le sue immediate dimissioni per conflitto d’interessi in quanto coinvolto...
VALLELAGHI. Il consigliere comunale Armando Zanella risponde a Progetto Vallelaghi, che sul Trentino dell’8 giugno chiedeva le sue immediate dimissioni per conflitto d’interessi in quanto coinvolto nel caso Ecodomo. Zanella conferma di aver fatto parte di una cooperativa di professionisti che si occupava di progettazione di opere edili (la Ecodomo, sciolta nel 2016), e chiarisce che “nella redazione e sviluppo del progetto non ho contribuito nemmeno con un’ora di lavoro, che è stato svolto interamente da altri professionisti”. Illustra poi la trafila amministrativa che assegnava ad Ecodomo l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo magazzino comunale. “Il Comune di Terlago aveva trovato risorse per poter avviare la progettazione della nuova caserma dei Vvff ed aveva deciso di realizzare la stessa a fianco del magazzino comunale. Era pertanto necessario rifare il progetto architettonico definitivo, il progetto esecutivo strutturale ed architettonico. Il costo delle spese tecniche della richiesta di variante veniva prontamente presentato al Comune con regolare preventivo di parcella. Nel marzo 2012 veniva redatta la variante all’adeguamento dell’opera e con delibera giuntale veniva approvata. In seguito venivano iniziati i lavori, utilizzando gli elaborati della Ecodomo”. Quest’ultima più volte, anche in forma scritta, ha chiesto il saldo della parcella, senza ottenere riscontri, perciò ha affidato ad un legale il recupero del credito. In prima istanza il giudice civile ha accolto la sua richiesta, ordinando il pagamento all’ex Comune di Terlago, che però si è opposto al decreto ingiuntivo. Poi la causa è stata affidata ad un altro giudice, che ribaltando la prima valutazione ha considerato la variante come nuovo incarico e quindi ha annullato la prima ingiunzione. La sentenza chiarisce che era necessaria una delibera di incarico per redigere la variante e che il sindaco aveva richiesto a Ecodomo una variante del progetto del magazzino. “La colpa della Ecodomo quindi non è di aver intascato denaro e non aver svolto un servizio, che il sindaco ha ordinato verbalmente, ma che arbitrariamente ha ritenuto di non pagare. Ritengo - conclude Zanella - che aver creato un gruppo consiliare autonomo sia un comportamento in linea con il buon senso. È infine falso - ribadisce Zanella - che il Comune di Vallelaghi abbia dovuto pagare la tassa di registro: il liquidatore di Ecodomo l’ha pagata in data 11 maggio 2018”. (e.z.)