«Don Tullio come parroco è stato un dono per Terlago»
Terlago. Profondo il cordoglio nell’Unità pastorale e nelle comunità di Terlago, Covelo, Monte Terlago per la morte a Trento, mercoledì scorso, di don Tullio Paris, parroco delle tre comunità dall’ott...
Terlago. Profondo il cordoglio nell’Unità pastorale e nelle comunità di Terlago, Covelo, Monte Terlago per la morte a Trento, mercoledì scorso, di don Tullio Paris, parroco delle tre comunità dall’ottobre 2008 al settembre 2019. Don Tullio era nato a Trento il 2 ottobre 1938 ed è stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1965. È stato vicario parrocchiale a Povo dal 1965 al 1967, seguito dall’impegno pastorale per 4 anni a Cembra, poi parroco di Lodrone e Riccomassimo dal 1971 al 1981, di Miola e Rizzolaga per quindici anni, di Cavareno, Don e Amblar per 12 anni.
Di don Tullio i parrocchiani di Terlago hanno apprezzato la capacità di saper ascoltare le persone, di dialogare con loro, la sua umanità, lo spirito di servizio e di abnegazione. Essere aperto verso gli altri e attento verso tutti sono state le caratteristiche peculiari dell’attività pastorale di don Tullio. Nel saluto a don Tullio, quando lo scorso 29 settembre ha lasciato le tre comunità è stato evidenziato: «Il dono di aver avuto quale parroco don Tullio, la sua umanità, la sua disponibilità al dialogo, il suo essere amico, la tristezza e la nostalgia per la sua partenza».
Don Paolo Devigili, attuale parroco dell’Unità pastorale territorio Terlago, ha definito don Tullio “un eroe, perché ha tenuto la parrocchia fino a 81 anni con grande dedizione e impegno pastorale”. Il funerale è stato celebrato ieri nella chiesa parrocchiale di Villazzano dall’arcivescovo Lauro Tisi, alla presenza di molti sacerdoti e persone provenienti dalle varie comunità dove don Tullio ha svolto la sua opera sacerdotale.
«Don Tullio – ha affermato l’arcivescovo – è stato un dono per la chiesa, un cercatore di Dio, un sacerdote che sapeva sfidare il Vangelo, che frequentava l’uomo fino in fondo, che ha amato profondamente la chiesa». Monsignor Tisi ha ricordato l’ultimo periodo di malattia e sofferenza di don Tullio, «sempre carico di umanità e bellezza interiore». E.Z.