«Dieci anni molto intensi che mi hanno arricchito» 

Lavis, il presidente della casa di riposo Renato Brugnara è a fine mandato Grande soddisfazione per i lavori realizzati: mansarda, parco e il nuovo nucleo 


di Daniele Erler


LAVIS . Dopo dieci anni alla guida della casa di riposo di Lavis, Renato Brugnara lascia la presidenza. Lo farà alla scadenza del suo secondo mandato, il 13 giugno: lo statuto della Rsa prevede che si possa restare in carica al massimo per due turni, di cinque anni ciascuno. Chi conosce Brugnara sa che non avrebbe voluto lasciare, proprio ora che stanno per iniziare i lavori alla dependance della casa di riposo (previsti per l’autunno 2019), un sogno inseguito con ostinata tenacia per dieci anni. Parliamo della costruzione di un nuovo edificio vicino alla struttura storica della casa di riposo: un corpo che garantirà 40 posti in più. Per questo la Provincia ha già stanziato, sul finire del 2017, tre milioni di euro. A inizio 2018 (vedi Trentino del 3 gennaio) il presidente aveva ammesso il desiderio di restare per «seguire in prima persona la sua costruzione». Ma era un desiderio irrealizzabile. Brugnara aveva infatti detto che non si sarebbe fatto «parte attiva per la modifica dello Statuto»: la regola dei due mandati rimane e lui non vuole essere un’eccezione. Ora conferma il suo addio senza colpi di scena: il 13 giugno sarà il suo ultimo giorno da presidente.

Il sindaco Andrea Brugnara – cognome omonimo, ma nessuna parentela – ha emanato un avviso per la ricerca dei possibili sostituti, va rinnovato l’intero consiglio di amministrazione. Servono cinque membri e le candidature possono essere presentate in municipio entro le 12.30 del 10 aprile. Secondo il regolamento, «i candidati devono avere competenza o esperienza in materia di servizi sociali, di servizi sanitari, di amministrazione pubblica o gestione aziendale». Senza l’obbligo di tenere presenti le candidature nel frattempo arrivate, il sindaco potrà scegliere in autonomia il nuovo cda, in carica fino al 2023.

Renato Brugnara può così tracciare un bilancio dei suoi dieci anni da presidente. Da un lato la soddisfazione per i lavori realizzati: alla mansarda e al parco innanzitutto. Poi finalmente la progettazione del nuovo nucleo al posto della dependance. E infine un bilancio personale: «Sono stati dieci anni molto intensi, durante i quali si sono allacciate relazioni, sono nate amicizie, si sono vissute situazioni dove i residenti si sono aperti con confidenze anche intime e assolutamente personali – scrive il presidente nel notiziario della casa di riposo –. Tanti, tantissimi sono stati in dieci anni gli episodi che, nei rapporti interpersonali, mi hanno arricchito sul piano umano facendomi comprendere sempre più in fondo quelle che sono le vere soddisfazioni della vita, ma anche le limitazioni e le difficoltà che con il crescere dell’età subentrano». «Tanto resta ancora da fare – conclude Brugnara – perciò auguri a chi mi subentrerà nel prossimo cda, io di sicuro ricorderò questo periodo della mia vita con grande nostalgia».

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