Da cento anni “I Simpatici” calcano il palcoscenico 

Un traguardo importante. La filodrammatica di Roveré della Luna dal novembre 1919 non  ha quasi mai smesso di divertire il pubblico. Il 5 ottobre sarà presentato il libro sulla sua storia 



Roveré della luna. Sono davvero poche quelle associazioni a potersi fregiare di aver raggiunto il lodevole traguardo dei cent’anni. Tra queste spicca la filodrammatica “I Simpatici” di Roveré della Luna, che quest’anno spegnerà proprio la bellezza di cento candeline. Una lunga storia di battute, personaggi e persone, iniziata il 27 novembre del 1919 con la fondazione dell’allora Circolo Filodrammatico.

Una lunga tradizione

«Alla fine della prima guerra e dopo la costruzione della cantina - racconta il regista e presidente Giorgio Degasperi -, qualcuno pensò anche al bisogno della comunità di svagarsi, fondando il circolo, che tra gli anni ‘20 e ‘30 portava in scena testi drammatici». Non certo una novità, perché nel paese, secondo uno statuto parrocchiale del 1909, una compagnia teatrale era già esistita. La voglia della popolazione di distrarsi dal quotidiano, fa sì che il circolo continui a recitare anche dopo l’inizio della seconda guerra mondiale.

Educa e diverti

Subito dopo la fine del conflitto, nel 1946, la compagnia viene rifondata con nuovo statuto, nuovi soci e il nuovo nome “educa e diverti”. Divertimento, perché si inizia a far ridere con l’avvento delle prime commedie brillanti in dialetto: “I fioretti di fra Gaetano”, “El camp dei frati”, “Mi e Ti come Renzo e Lucia”, “Volendam”. Spettacoli con una morale, mai volgari e riproposti negli anni, che diventano i cavalli di battaglia della compagnia. Educazione, perché negli anni molti giovani sono cresciuti e si sono alternati nell’esperienza del palcoscenico, negli anni ‘90 trasformata in esperimenti teatrali tutt’oggi in corso.

Non solo teatro

Ma, come si diceva, “I Simpatici” sono una storia fatta anche di persone, che tramite gite culturali si riuniscono fuori dall’ambito teatrale. «Un esperimento aperto al gruppo - ricorda felicemente il regista -. Come prima gita nel 1996, siamo andati a Firenze. Nell’ultima invece, nel 2016, abbiamo visitato Roma. Oggi organizziamo ancora delle gite estive per il gruppo, di un giorno solo e in zona, mantenendo lo stesso scopo». Poi, con grande emozione, Giorgio Degasperi conclude dicendo: «Per il futuro, spero nell’elezione di un nuovo presidente, giovane ed appassionato, in grado di portare avanti e migliorare ancora l’ormai secolare esperienza teatrale a Roveré».

I prossimi appuntamenti

C’è un’agenda ricca di incontri, alcuni ancora in programma, per il centenario della filodrammatica di Roveré della Luna. Tutto è iniziato con la cena con delitto del 6 gennaio scorso per proseguire con lo spettacolo teatrale dell'8 marzo, offerto dagli amici dell'associazione "Grazie alla Vita" di Mezzolombardo, quindi il pranzo del centenario il 17 marzo nella sala teatro. Il 6 aprile, in coincidenza con il centenario della cantina di Roveré della Luna, la compagnia ha riproposto la famosa commedia brillante "El camp dei frati". Invece nel fine settimana del 27 e 28 aprile, è andato in scena lo spettacolo dei ragazzi che frequentano le scuole medie. Il 4 maggio gli alunni della scuola primaria sono stati protagonisti di un progetto di teatro. Nei tre giorni della manifestazione “Vòlti alla luna”, la filo ha allestito una mostra d'arte.

I Simpatici si preparano a chiudere l'anno con le ultime serate. Si inizia sabato 5 ottobre alle 20.30 con la presentazione del libro sul centenario.

Da sabato 26 ottobre i cinque appuntamenti della rassegna teatrale, quindi chiusura e conclusione dei festeggiamenti con la replica di sabato 30 novembre della commedia "A quel paes" (in prima serata sabato 23 novembre). D.B.













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