Cresce “Di maso in maso”: un successo da ottomila persone
Lavis. Il giorno dopo a Lavis per “Di maso in maso, di vino in vino” è già tempo dei primi bilanci. Le stime parlano di un nuovo record: fra le seimila e le ottomila persone che giovedì hanno preso d’...
Lavis. Il giorno dopo a Lavis per “Di maso in maso, di vino in vino” è già tempo dei primi bilanci. Le stime parlano di un nuovo record: fra le seimila e le ottomila persone che giovedì hanno preso d’assalto i masi sulle colline avisiane (l’anno scorso erano in cinquemila), con la vendita di circa 3.200 bicchieri, utilizzati poi nelle varie degustazioni. «Noi siamo molto soddisfatti, ma quello che conta di più è l’entusiasmo dei produttori – dice l’assessore Franco Castellan – A parte qualche disagio per le code nelle ore di punta, tutto è andato bene, l’evento si è svolto in maniera ordinata e la gente ha apprezzato. È aumentato il numero dei giovani, mentre come gli altri anni c’è la conferma della presenza di tante famiglie».
Molti hanno raggiunto anche i masi alti, quelli più isolati. La festa è stata pensata anche per garantirne la massima sostenibilità: piatti e posate erano lavabili e quindi riutilizzabili, per evitare rifiuti inutili. L’acqua non era nelle bottigliette ma dalle fontane. «Ci troveremo presto per raccogliere tutte le impressioni, anche in vista delle prossime edizioni. Per esempio, il parcheggio ai Serci di Giovo è stato usato poco, lo dovremo pubblicizzare di più. Servirà forse una terza navetta dai parcheggi di Lavis e Zambana, perché tantissime persone hanno utilizzato le due navette per raggiungere l’inizio dell’itinerario». Per il resto, un evento che tre anni fa era solo un esperimento è diventato uno dei più importanti della zona, al pari forse dei “Porteghi e Spiazi”. Alle spalle c’è l’impegno non solo del Comune di Lavis e dei produttori, ma anche dei volontari della pro loco e delle associazioni: centinaia di persone che hanno lavorato non solo giovedì, ma nei giorni prima e dopo, per garantire la riuscita della manifestazione. D.E.