San michele all’adige. Dalla novità del rafting alle gite per famiglie sempre molto partecipate, fino alle escursioni, all’esperienza di dormire in un rifugio e alle serate culturali con esperti: sono le attività illustrate dal presidente della sezione Sat di San Michele all’Adige, Guido Nenzi, all’assemblea annuale dei soci, che si è tenuta alcune sere fa. Alle iniziative proposte nel corso del 2019 hanno aderito in molti di ogni fascia d’età (la media è di 45 anni), per questo il bilancio generale è stato molto positivo. Unico dato “negativo” dello scorso anno è il calo dei soci, una decina in meno, dopo anni di crescita.

«La scelta radicata di agevolare economicamente il socio, penso vada nella giusta direzione di sodalizi che come il nostro propongono attività ludiche ai propri iscritti - ha detto il presidente -. Scelta dettata anche dall’attento controllo sulle casse sociali, che è alla base di tutto». Guido Nenzi ha anche sottolineato come in questi anni siano nate delle belle collaborazioni con altre associazioni del territorio. In particolare Spazi Giovani Rotaliana, associazione Incontriamoci all’Oratorio, Pro Loco e Nati per Leggere, presenti ogni anno alla sagra di primavera per leggere delle storie su boschi e animali ai giovanissimi.

Per quanto riguarda l’anno in corso, il calendario vede già il tutto esaurito alle prime escursioni invernali; poi ci sono appuntamenti storico culturali (come la gita a Marzabotto), la serata con un alpinista noneso e un incontro sul tema di grande attualità della cimice asiatica. Verso metà febbraio, la sezione entrerà nelle scuole elementari di Grumo e San Michele per far conoscere la montagna ai più piccoli, coinvolgendoli con i loro disegni su come vedono le alte cime. Quest’anno, la tradizionale gita fuori porta sarà di una settimana in Sicilia, ad ottobre; ma le iscrizioni sono già chiuse. L’anno scorso è stata di tre giorni a Salisburgo.

In programma ci sono anche due iniziative in memoria di soci scomparsi: la cicloturistica per Francesco e la due giorni alpinistica nel luogo dove 5 anni fa è caduto Orlando.

«Organizzare tutto questo richiede un grande impegno fisico, mentale e di tempo - ha concluso Guido Nenzi -. Ma la volontà di mettersi a disposizione degli altri rimane sempre tanta e vedere che tutto questo lavoro è apprezzato, riempie di soddisfazione, facendo passare tutto il resto in secondo piano». D.B.