Aprirà a Faedo la prima scuola Creativity Garden 

Il progetto. A proporlo è la cooperativa Canalescuola di Bolzano che presto incontrerà  gli amministratori comunali di San Michele. «Si fa didattica all’aperto, ottima contro i contagi»


Daniele Peretti


Faedo. La prima scuola primaria Creativity Garden della Piana Rotaliana sarà a Faedo. Entro gennaio ci sarà un primo incontro tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti della cooperativa Canalescuola di Bolzano, occasione per gettare le basi di una possibile partenza già col prossimo anno scolastico. Il Creativity Garden farebbe anche da traino all'Asilo nel Bosco per completare i primi due cicli scolastici. «La fusione del gennaio dell'anno scorso del Comune di Faedo con quello di San Michele ha rallentato il progetto – ci dice Eleonora Toscana di Canalescuola – nonostante il grande interesse dimostrato dall’amministrazione di Faedo. Il mio ruolo di ambasciatrice è finito ed ora è arrivato il momento della verifica di fattibilità. Il progetto che ho presentato è piaciuto, ma ci tengo a precisare che sono solo una mamma a tempo pieno e che ora entrano in gioco i tecnici».

Al momento il Creativity Garden è attivo a Riva del Garda ed a Massone di Arco, che sarebbero il riferimento obbligato per i bambini che frequentano l'Asilo nel Bosco di Monte Terlago: «Quella di Terlago è una realtà che conosco molto bene – prosegue Eleonora – perché la frequenta mia nipote, però pensare di frequentare una scuola primaria ad Arco o Riva sarebbe problematico e quindi ben venga un’opportunità in Piana Rotaliana o a Trento».

Tecnicamente una Creativity Garden è una scuola privata (i genitori devono pagare una retta); al termine dell'anno scolastico i bambini devono sostenere un esame di verifica per validare la promozione. Canalescuola così descrive questa forma di didattica alternativa: “In questo progetto il cardine educativo è mettere al centro i bisogni del bambino/a tutti i livelli: fisico, emozionale, cognitivo, spirituale, intuitivo, estetico-creativo, etico-solidale, sociale-multiculturale ed ecologico. Per fare ciò è importante il contatto con l'ambiente naturale che sviluppa i sensi, soddisfa il bisogno di movimento e di gioco, incrementa le capacità motorie e viso-spaziali necessarie all'apprendimento facendo leva sulle proprie forze. Ciò richiede iniziativa personale, stimola particolarmente la collaborazione e la cooperazione, incentiva la capacità comunicativa. Esperienze educative che portano competenze utilizzabili dai bambini e dalle bambine in tutte le loro situazioni di vita. Lo spazio educativo è quello della sede principale dove il bambino trova degli spazi e dei materiali organizzati tra officina, laboratorio, atelier, area letto-scrittura oltre agli spazi aperti naturali e della città. La proposta didattica si configura in un sistema semi-strutturato per coniugare proposte dell'adulto con libertà e autonomia dell'alunno”.

Per Eleonora Toscana sia l’Asilo nel Bosco che il Creativity Garden sarebbero ottimali in epoca di pandemia: «A parte la necessità di uno spazio al chiuso, si tratta di una didattica all'aperto che fatta con tutte le regole necessarie, sarebbe un'ottima forma di contrasto al contagio ed avrebbe potuto anticipare la ripresa della didattica».

Intanto a Lavis un gruppo di genitori ha chiesto al Comune la disponibilità di uno spazio in affitto come conferma l’assessore all’istruzione, politiche giovanili e servizi per l’infanzia Caterina Pasolli: «Un gruppo di mamme ha chiesto informazioni sugli eventuali spazi disponibili, al momento è tutto a livello informale e ci sarà un approfondimento solo quando avremo una proposta reale».

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