Anche il Cmf Piano Sarca punta sull’irrigazione a goccia
Pergolese. Per quanto riguarda l’irrigazione delle campagne in valle dei Laghi si può dire che “non c’è due senza tre” in quanto, oltre ai due Consorzi di Miglioramento Fondiario di Trebi-Pozze...
Pergolese. Per quanto riguarda l’irrigazione delle campagne in valle dei Laghi si può dire che “non c’è due senza tre” in quanto, oltre ai due Consorzi di Miglioramento Fondiario di Trebi-Pozze (fascia collinare a monte del lago di Cavedine) e di Calavino (il cui perimetro consorziale comprende anche il territorio di Lasino) alle prese, il primo, con l’estensione dell’acquedotto irriguo sulla quasi totalità della superficie agraria consorziale, e l’altro con un ampliamento dell’impianto sul territorio di Lasino e l’ammodernamento dell’impianto esistente mediante automazione via radio, anche per il Cmf Piano Sarca sono in avanzata fase i lavori di “Trasformazione dell’impianto irriguo da microjet a goccia”. Quest’ultimo Consorzio, costituitosi negli anni ’60 per l’area agricola di Sarche/Ponte Oliveti e Pergolese, che nel corso di oltre 50 anni ha cercato di rispondere alle necessità irrigatorie della fertile pianura vocata ad un’agricoltura specializzata (vigneto e frutteto), nel 2017 ha assorbito il perimetro consorziale di Pietramurata, ricompattando così in un unico ente l’intera superficie agraria (369 ettari) del Piano Sarca, storicamente costituitasi a seguito della bonifica madruzziana della seconda metà del ’500. I lavori riguardano sostanzialmente la trasformazione, a fini del risparmio idrico, dell’impianto irriguo esistente a microjet col nuovo sistema a goccia; viene utilizzata pertanto la condotta principale esistente, mentre viene completamente sostituita la rete di distribuzione, rimanendo a carico dei soci l’acquisto e lo stendimento della tubazione lungo i filari delle rispettive proprietà. L’opera, progettata dalla geometra Germana Parisi alla quale è stata affidata anche la direzione lavori, presenta un costo complessivo, dopo l’ultima variante, di 742.255,67 euro. Gode comunque nell’ambito dei finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 di un contributo provinciale a fondo perduto di 341.240 euro, pari all’80% della spesa ammessa di 426.550 euro. Con la nuova opera novità anche per quanto riguarda l’utilizzo d’acqua; infatti verranno dismesse le concessioni d’acqua dal fiume Sarca in quanto in seguito all’aggregazione dei 2 Consorzi i prelievi saranno effettuati dai 3 pozzi (localizzati a Maso del Gobbo, Maso Marocco e Pietramurata) appartenenti a quest’ultimo Consorzio prima della fusione. I lavori, affidati alla Ditta “Cont Irrigazioni” di Trento, sono già a buon punto e saranno completati presumibilmente entro la fine di ottobre. Va sottolineato che grazie a questa primavera piovosa i disagi per la sostituzione dell’impianto non ha causato disagi ai contadini, tenuto presente inoltre che con il graduale avanzamento dei lavori viene già messo in funzione per gli scomparti ultimati il nuovo impianto a goccia.