Al Museo per scambiarsi i semi
San Michele all’Adige, domenica la quarta edizione di “Chiamata a raccolto”
SAN MICHELE ALL’ADIGE. Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina domenica ospiterà “Chiamata a raccolto: 4° ritrovo di scambio semi”, iniziativa organizzata dall’associazione La Pimpinella, che si occupa di valorizzare la biodiversità agricola e che dal 2007 ha recuperato più di cento varietà orticole, un’ottantina di frutticole e può fare affidamento ogni anno su circa trenta custodi volontari in tutta la provincia.
Dalle 13.30 alle 18 nella corte e nel chiostro del Museo prende vita lo scambio dei semi: ognuno è invitato a portare le proprie sementi, scambiarle, donarle o accettarle in regalo. Sono in programma inoltre laboratori didattici e appuntamenti sul tema della biodiversità.
Due le principali novità di questa edizione: sabato, dalle 9 alle 12.30, nella Sala polifunzionale del Municipio di San Michele, l’incontro “Le radici del passato per coltivare il futuro” con il “filosofo ruralista” Massimo Angelini, autore di numerosi saggi tra i quali “Minima Ruralia. Semi, piante e mondo contadino” (Pentagora Edizioni, 2013): un piccolo testo diventato un vero e proprio “vangelo” per coloro che hanno abbracciato un ritorno alla terra con l’intento di valorizzare la biodiversità agricola locale.
“Chiamata a raccolto” è alla quarta edizione e rappresenta nel Trentino uno spazio unico. Il suo obiettivo principale è promuovere, diffondere e accrescere la biodiversità agricola locale. Le passate edizioni hanno visto la partecipazione di centinaia di visitatori, con un crescente interesse nel corso degli anni per la riscoperta di antiche o poco coltivate varietà orticole e di frutta. Le antiche varietà locali, che per l’“esperienza” di adattamento ai nostri territori sono più resistenti a parassiti e malattie, sono le più adatte per la coltivazione biologica e per l’orticoltura familiare. Hanno inoltre valore alimentare e gusto decisamente superiori.
Domenica, dopo l’incontro con Angelini, sarà proiettato un breve filmato su Salvatore Ceccarelli, genetista e ricercatore noto per aver promosso in Italia e in molti paesi del mondo la selezione genetica partecipativa, realizzando i cosiddetti “miscugli evolutivi”, che oggi vengono coltivati in alcune regioni italiane, senza concimazioni, anticrittogamici e diserbanti, con benefici per l’uomo e l’ambiente.
La mattinata sarà chiusa dall’imprenditrice Chiara Centofanti, che nell'azienda “100orti” di Vicenza coltiva più di 1.000 varietà tra ortaggi e frutta dimenticati, fiori e aromi, con importanti collezioni di ortaggi antichi, tra i quali 300 varietà di soli pomodori.