Acqua di rubinetto inquinata, a ruba la minerale a Lavis
LAVIS. Un signore fuori dal supermercato ci sorride e dice: «A me non importa, tanto a casa ho la scorta di vino». Dietro di lui un’anziana ha un carrello pieno di bottiglie di acqua frizzante, che...
LAVIS. Un signore fuori dal supermercato ci sorride e dice: «A me non importa, tanto a casa ho la scorta di vino». Dietro di lui un’anziana ha un carrello pieno di bottiglie di acqua frizzante, che con fatica carica nell’auto: «Mi sono precipitata qui – dice – ma l’acqua naturale era già finita». A causa del maltempo, l’acqua a Lavis non è potabile e può essere consumata solo dopo la bollitura. Le analisi chimiche fatte ieri da Air – l’azienda che si occupa del servizio – ha rilevato una presenza di batteri oltre il livello massimo consentito: e per questo il sindaco Brugnara ha firmato un’ordinanza. Ma ancora prima della firma, la notizia è stata diffusa su Facebook e pubblicata sul sito del Comune. «In mezzora abbiamo raggiunto più di 1.600 persone solo con Facebook», spiega il sindaco. Ne è nato un passaparola alimentato dai gruppi di whatsapp, a cui è seguito un vero e proprio assalto ai supermercati, tutti alla ricerca di bottiglie d’acqua. Così ieri girando per il centro di Lavis – in una scena quasi surreale – si potevano incrociare decine e decine di persone, tutte con le loro bottiglie. «Nei giorni scorsi c’erano persone che venivano dalla Valsugana a fare la spesa a Lavis in cerca d’acqua – ci spiega il direttore di uno dei supermercati del paese –. Ma ci siamo accorti subito che un’ordinanza era stata emanata anche a Lavis. Perché nel pomeriggio, nel giro di mezzora abbiamo finito tutta quella naturale». In un altro negozio, il titolare è corso dal suo fornitore, rimpolpando le scorte proprio mentre i clienti stavano letteralmente litigando per le ultime bottiglie. «Sicuramente l’ordinanza rimarrà valida fino a venerdì – spiega il sindaco – poi faremo altre analisi chimiche».