Acqua di rubinetto inquinata, a ruba la minerale a Lavis

LAVIS. Un signore fuori dal supermercato ci sorride e dice: «A me non importa, tanto a casa ho la scorta di vino». Dietro di lui un’anziana ha un carrello pieno di bottiglie di acqua frizzante, che...


di Daniele Erler


LAVIS. Un signore fuori dal supermercato ci sorride e dice: «A me non importa, tanto a casa ho la scorta di vino». Dietro di lui un’anziana ha un carrello pieno di bottiglie di acqua frizzante, che con fatica carica nell’auto: «Mi sono precipitata qui – dice – ma l’acqua naturale era già finita». A causa del maltempo, l’acqua a Lavis non è potabile e può essere consumata solo dopo la bollitura. Le analisi chimiche fatte ieri da Air – l’azienda che si occupa del servizio – ha rilevato una presenza di batteri oltre il livello massimo consentito: e per questo il sindaco Brugnara ha firmato un’ordinanza. Ma ancora prima della firma, la notizia è stata diffusa su Facebook e pubblicata sul sito del Comune. «In mezzora abbiamo raggiunto più di 1.600 persone solo con Facebook», spiega il sindaco. Ne è nato un passaparola alimentato dai gruppi di whatsapp, a cui è seguito un vero e proprio assalto ai supermercati, tutti alla ricerca di bottiglie d’acqua. Così ieri girando per il centro di Lavis – in una scena quasi surreale – si potevano incrociare decine e decine di persone, tutte con le loro bottiglie. «Nei giorni scorsi c’erano persone che venivano dalla Valsugana a fare la spesa a Lavis in cerca d’acqua – ci spiega il direttore di uno dei supermercati del paese –. Ma ci siamo accorti subito che un’ordinanza era stata emanata anche a Lavis. Perché nel pomeriggio, nel giro di mezzora abbiamo finito tutta quella naturale». In un altro negozio, il titolare è corso dal suo fornitore, rimpolpando le scorte proprio mentre i clienti stavano letteralmente litigando per le ultime bottiglie. «Sicuramente l’ordinanza rimarrà valida fino a venerdì – spiega il sindaco – poi faremo altre analisi chimiche».













Scuola & Ricerca

In primo piano