A Mezzocorona gli occhi hanno brillato per il magnifico falò

Mezzocorona. Quest’anno il grande falò sul Monte di Mezzocorona non ha dovuto fare i conti né con la siccità né con la pioggia e si è levato alto producendo faville che andavano a sostituire o...



Mezzocorona. Quest’anno il grande falò sul Monte di Mezzocorona non ha dovuto fare i conti né con la siccità né con la pioggia e si è levato alto producendo faville che andavano a sostituire o accompagnare le stelle cadenti regalando stupore alle numerose persone presenti. È un appuntamento apprezzato che vede la funivia operare ben oltre il solito orario di chiusura (alle 23) per far ridiscendere tutti i partecipanti; quest’anno per gli ultimi era quasi l’una!

Dopo l’animazione per i bambini, proposta da Nicola Sordo, e dopo il piacere dei giochi nel grande parco-giochi costruito dai proprietari dell’Hotel Tre Cime, è iniziata la musica da ballo per gli adulti con il duo Svalvolati on the road. Poi, appena è scesa la notte e spente tutte le luci, i pompieri hanno dato fuoco alla pira del falò, sulla cui estremità era posto un abete ancora verde, che avrebbe prodotto maggiori scintille. Secondo testimonianze, questa tradizione era viva fin dall’inizio del secolo scorso, sicuramente si ripropone dagli anni 50, come racconta il libro “Pro Loco Mezzocorona: 60 anni di impegno per la comunità” (1958-2018), scritto dallo storico Paolo Dallatorre ed edito l’anno scorso dal Comune. In questo testo si legge come la festa “San Lorenzo al Monte” prenda spunto dalla chiesetta presente e di come l’associazione abbia sempre operato, insieme ai privati, per animare l’ambiente della montagna del paese. Il pasto offerto (solo da due anni è chiesto il contributo di 5 euro) è sempre “patate e sardele”, con un bicchier di vino o bibita, a ricordo della tradizione alimentazione contadina di un tempo. E poi si torna a valle portandosi negli occhi il brillio delle “stelle” del falò. A.T.













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