A Lavis ha vinto la voglia di vivere il carnevale 

Polemiche in soffitta. Un successo il giovedì grasso senza carri allegorici. Tanto impegno per i volontari, ma il paese si è colorato con la creatività delle mascherine. Brianna eletta regina


Daniele Erler


Lavis. Si chiama Brianna e ha solo un anno la prima regina del carnevale di Lavis: è stata premiata ieri, fra tutte le mascherine che hanno sfilato davanti alla giuria. Lei era vestita da piccola ape, il papà Luca da apicoltore e la mamma Marta da… madre natura. I loro nomi sono i primi ad essere scritti, nero su bianco, nel librone dei “re del carnevale”. Rimarranno in carica fino al prossimo anno.

Più forte delle polemiche dei giorni scorsi, è stato comunque un successo il giovedì grasso di Lavis, nonostante l’assenza dei carri. Ha vinto la voglia di festeggiare, l’impegno dei volontari e la creatività delle tante maschere che sono passate per il centro. A partire dai tre gruppi mascherati che hanno sfilato a piedi. Alla fine, i primi classificati sono stati i ragazzi dell’oratorio di Lavis. Ispirati dal capodanno cinese, hanno portato in paese i colori dell’Oriente. Non mancavano il grande drago sorretto dai bastoni e i balli in costume. Secondo il gruppo dell’Appm. Terzo il nido d’infanzia di Lavis.

La vera novità è stata quest’anno proprio l’elezione del re del carnevale, con tanti bimbi che si sono contesi l’ambito titolo. La vittoria è andata dunque a una piccola “ape regina”. Ma in realtà il giovedì grasso – organizzato da Comune e pro loco di Lavis – ieri è stato partecipato fin dal mattino, con circa 200 chili di maccheroni al ragù, serviti dagli alpini di Lavis e dei Sorni.

Oggi il carnevale continua dalle 14.30 al Palavis, con la festa degli anziani. Partecipano 12 case di riposo da tutto il Trentino.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Fauna

Nuovo blitz animalista in Trentino: "Liberate orsi e lupi"

Ieri, domenica 11 maggio, il gruppo 100% Animalisti ha tenuto un'azione dimostrativa nei pressi del casello di Ala/Avio dell'A22, per rilanciare le proprie critiche alle politiche della Provincia autonoma in materia di grandi carnivori, ma anche per ribadire la condanna del declassamento dello status di protezione dei lupi deciso recentemente dalla Ue