la visita

La ministra Bernini a Trento: “Non ci compete dare fondi all’Università Trento”

La titolare della Ricerca e dell’Università: “In Trentino identificati 1.900 posti letto virtuali per studenti”



TRENTO. "Noi partecipiamo al tavolo tecnico tra Provincia, Ministero dell'Economia e delle Finanze e Università di Trento, ma i fondi li metterà il Ministero dell’Economia e delle Finanze, non il nostro ministero. Noi abbiamo dato fondi per il Pnrr, corrispondendo all'università 50 milioni. Non ci compete dare altri fondi all'Università di Trento".

Così la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, in visita all'Università di Trento.

Intervenendo poi sugli alloggi per studenti, Bernini ha fatto sapere di aver identificato in Trentino "1.900 posti letto virtuali", su cui si sta "lavorando nella cabina di regia di Palazzo Chigi".

Sulle proposte presentati dalla Provincia di Trento, a Rovereto e Trento, la ministra ha affermato che sono progetti "su cui si faranno le valutazioni e si daranno i risultati".

"Noi non siamo favorevoli al numero chiuso, ma siamo favorevoli ad un'apertura, progressiva e compatibile con i numeri che dobbiamo formare e a cui dobbiamo garantire un'offerta formativa adeguata. Abbiamo già aperto 4.000 posti in più per i corsi di laurea in medicina e chirurgia" ha aggiunto Bernini, in relazione al numero chiuso nelle facoltà di medicina.

"Nei prossimi sei anni ci saranno altri 30.000 posti in più a cui abbiamo fatto corrispondere anche nuove risorse per le università: 23 milioni in più e un nuovo reclutamento di professori universitari, perché all'apertura corrisponda la garanzia che gli studenti siano seguiti. Aprire i cancelli in modo indiscriminato significa non garantire la qualità dell'offerta formativa", ha aggiunto la ministra.













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