La legge fissa i tempi della ripartenza, servizio di emergenza in asili ed elementari
Restano chiuse scuole e università. Spostamenti liberi nel territorio provinciale e trentino, previo accordo con la Provincia di Trento
BOLZANO. Le misure della legge sulla Fase 2 approvata oggi, 8 maggio, dal Consiglio provinciale di Bolzano riguardano ambiti in cui la Provincia ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali.
Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nell'articolato vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche. Negli allegati sono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali.
Di seguito una sintesi delle misure più importanti.
Gli spostamenti, all'interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi (previo accordo con la Provincia di Trento), mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.
Per quanto riguarda i maturandi, può essere offerta dalle scuole una consulenza didattica per gruppi composti al massimo da 6 studenti con un distanziamento minimo tra loro di 2 metri. Le scuole professionali possono nuovamente organizzare i praticantati previsti per la qualificazione professionale. Gruppi ridotti (4 per i bambini al di sotto dei 6 anni e 6 al di sopra di questa età) valgono per il cosiddetto servizio di emergenza negli asili e nelle scuole primarie dove viene offerta un'assistenza di mezza giornata senza il vitto. Regole simili valgono per l'assistenza all'infanzia e per i progetti di assistenza estiva ed i gruppi dedicati al gioco ed altre forme d'assistenza sostenute dalla mano pubblica che verranno realizzate quest'anno.
Alle attività economiche si applica la cosiddetta regola di 1/10, secondo la quale viene definito un rapporto tra superficie e numero massimo possibile di persone. Nei saloni di parrucchiere e i saloni di bellezza, che possono riprendere le attività a partire dall'11 maggio, l'operatore deve utilizzare una maschera Ffp2. Nei ristoranti i tavoli devono essere disposti in modo che la distanza tra le persone sia di due metri.
Dal 25 maggio negli alberghi le piscine all'aperto possono riaprire, mentre non possono farlo le piscine coperte e le saune.