La Corte dei Conti di Trento cita a giudizio il dirigente generale dell’Avvocatura della Provincia
A Giacomo Bernardi viene contestato di avere ricoperto, nel biennio precedente alla nomina, l'incarico di commissario liquidatore di Trento Rise. Chiesto un risarcimento pari a 112.927,65 euro
TRENTO. La Procura regionale della Corte dei conti di Trento ha citato in giudizio per danno all'erario l'attuale Dirigente generale dell'Avvocatura della Provincia Autonoma di Trento, avvocato Giacomo Bernardi.
La Procura regionale chiede un risarcimento in favore della Provincia pari alla retribuzione che sarebbe stata illegittimamente percepita dall'avvocato Bernardi in veste di dirigente generale per l'importo di 112.927,65. euro. La Procura erariale - comunica una nota - contesta all'avvocato Bernardi di aver assunto l'incarico di vertice dell'Avvocatura provinciale in violazione dell'art. 4 del d.lgs. n. 39, 8 aprile 2013, a norma del quale non possono essere conferiti incarichi amministrativi di vertice, nelle amministrazioni statali, regionali e locali, a coloro i quali abbiano ricoperto, nel biennio precedente, cariche in enti di diritto privato finanziati dall'amministrazione che conferisce l'incarico. Nel caso di specie, secondo la ricostruzione operata dalla Procura erariale, Bernardi, che fino al 22 giugno 2020 aveva ricoperto l'incarico di commissario liquidatore di Trento Rise - associazione di stampo privatistico regolata e finanziata dalla Provincia autonoma di Trento - non solo non aveva indicato la propria situazione di inconferibilità, all'atto della propria partecipazione alla procedura selettiva indetta dalla Provincia ma - si legge nel comunicato - aveva sottaciuto l'incarico di liquidatore anche nel proprio curriculum vitae, presentato ai fini della valutazione dei titoli professionali in seno alla medesima selezione.
La Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione autonoma Trentino - Alto Adige/Südtirol, ha fissato per il 15 marzo 2023 l'udienza per la discussione della causa.